Al mondo ci sono due tipi di persone: gli amanti del calcio e i Canadesi. I secondi non provano gusto nel vedere qualcuno correre dietro ad un pallone per un’ora e mezza, al contrario hanno un amore viscerale per l’hockey. Quali sono le sue origini e perché i Canadesi ne sono così ossessionati?
L’hockey non ha una vera e propria data di nascita. Per trovare le sue umili origini bisogna tornare indietro nel tempo fino agli albori del 1800 quando si sente nominare per la prima volta l’Hurley Ice, trisavolo dell’Hockey. Da dove proviene questo nome alquanto particolare? Windsor, in Nova Scotia, la prima provincia Canadese. L’Hurley Ice fa la sua prima apparizione in un luogo molto comune per alcuni sport: la scuola. Sono infatti gli allievi del King’s College i primi a mettersi dei pattini ai piedi e colpire una palla con dei bastoni (tutto rigorosamente sul ghiaccio). Da quel momento in poi l’Hurley si è evoluto assieme alla sua nazione diventando l’hockey, la disciplina più seguita dai canadesi.
Passano gli anni e questo sport continua la sua evoluzione principalmente nella sua città d’origine, i nuovi scozzesi infatti introducono attrezzature e manovre per i giocatori migliorandone la praticità e comodità. Nel 1877 le regole dell’Hockey sul ghiaccio fanno la loro prima apparizione sul giornale di Montreal “The Gazette”: inizia una nuova era della storia canadese. Arene (rinks in inglese) iniziano a sbucare ovunque nel paese e nel 1926 nasce International Hockey League, composta da: Montreal Canadiens, Toronto Maple Leafs, Boston Bruins, Chicago Blackhawks, Detroit Red Wings e i New York Rangers. Dopo altri cinquant’anni compare l’eroe dell’hockey: lo Zamboni, la macchina che ogni fine tempo getta dell’acqua calda sul ghiaccio per renderlo più liscio e agevole. Negli ultimi decenni le regole dell’Hockey non vengono più cambiate, al contrario si formano altre squadre composte da giocatori celebri in tutto il mondo. Il più conosciuto fra tutti è sicuramente Sidney Crosby, solo diciannovenne, finisce la stagione del 207 con 120 punti per i Pinguini di Pittsburgh.
Sono passati più di duecento anni dell’invenzione dell’Hockey e ancora oggi i Canadesi lo amano come dei pancakes con lo sciroppo d’acero. Sarà l’orgoglio di dire “l’hockey è nato in Canada” sarà il fish and chips da gustare durante le partite, nessuno conosce il vero motivo di questo grande amore. Vedere dei giocatori spintonarsi contro le barriere per un dischetto può sembrare violento ma essere le persone che gridano “Botte! Botte! Botte!” al contrario è il punto cardine di questa disciplina. Perché quando la bravura dei giocatori si fonde alla violenza e alla passione degli spettatori non c’è nessuno sport degno dell’Hockey.
Erica Trulla, corrispondente dal Canada