Ciao ragazze, questo articolo è dedicato a chiunque di voi, almeno una volta nella vita, si è presa una ‘cotta’. Vi è mai capitato?
… lo vedi nei corridoi, vedi solo LUI!! È bello, il più bello. Il cuore batte più velocemente, cerchi di ignorarlo, ma è più forte di te, e speri disperatamente che ti parli, che si avvicini.
Passi la maggior parte del tempo della lezione a scrivere il suo nome ovunque, aspetti solamente il ‘driiin’ della campanella che ti separa da lui e ti sembra l’unica cosa importante in quel momento.
Dopo cinquanta minuti di agitazione, sorrisi e pensieri contorti, finalmente suona!!
Esci frettolosamente dalla classe, ed è lì, in piedi davanti a te. Un brivido ti percorre la schiena e pensi…non sei in grado di pensare..l’unica preoccupazione è: ‘ Sarò ancora ben truccata?! Come sto?!’
Ti fiondi nell’aula per guardarti allo specchietto che tieni sempre in cartella e po i … nooo!! Quell’orribile suono!!senti di odiare la campanella!! Ma perché il tempo passa così velocemente?
Ti subisci ancora due ore di lezione, precisamente un’ora e quaranta lunghissimi minuti, per poi fiondarti in bagno, sistemarti i capelli e tutto il sistemabile e scendere con la classe a mensa ( ma tanto ti importa solo di vederlo).
In un momento come un altro, magari proprio quando stavi spettegolando sul suo conto con le tue amiche, ecco che si avvera il tuo sogno:è dietro di te, e non per sapere l’ora, ma per chiederti di uscire!!
Cerchi di respirare e il tuo battito cardiaco aumenta: ‘STAI CALMA!’ pensi tra te e te.
Oddio, non ci puoi credere; prima cosa:quel giorno devo essere perfetta! Cosa indosserò? Andrà tutto per il meglio? Aspetti solamente quel sabato, la giornata più bella,solo tu e lui. Il solo pensiero crea in te un brivido di piacere, di felicità!
..Sabato: tutta la mattina (dopo esserti svegliata massimo alle sette e mezza), ti prepari, fai tutto il possibile per essere il più impeccabile possibile: alle undici sei già pronta per uscire, ma l’appuntamento è alle tre!!
Ti agiti ed arrivi dove vi dovete incontrare quasi in catalessi; a stento riesci a parlare, anzi emetti solamente qualche stupido suono. Passi tutta la giornata con lui, aspettandoti chissà cosa, ma poi arrivi a casa delusa: ‘Come potevo pensare che lui fosse perfetto? Sbaglio sempre tutto?’
Dopo aver lasciato in disparte il tuo cellulare per qualche ora, lo sblocchi e trovi quindici nuovi messaggi e anche se sei delusa del tuo ‘super lui ’ speri lo stesso di averne ricevuto uno suo: ma nulla, nessuna traccia, solo un sacco di in utilissimi messaggi delle tue amiche che ti chiedono come è andata, tutte emozionate.
Ma in quel momento non ne vuoi sapere nulla, ti chiudi in camera, stacchi da tutto, ti senti usata, trascurata, hai paura. Spegni tutte le luci, due lacrime scendono sulle tue guance, quant’è brutto soffrire per amore!
Ma tanto, alla fine, sa che con un po’ di musica e due cucchiaini di nutella tutto si risolve.
Marta Gaido (1C)