Perché risparmiare energia con l’illuminazione?
Per ridurre le emissioni di anidride carbonica è quindi indispensabile diminuire i consumi di energia elettrica. E questo è un impegno globale, che vede protagonisti, da un lato, i Governi, attraverso negoziati internazionali, dall’altro i cittadini che sono responsabili, con i loro comportamenti e le loro scelte, di una consistente parte dei consumi di energia. Con l’aiuto della tecnologia e con l’impegno di tutti, si può abbattere il consumo di energia elettrica per uso domestico di circa 50% rispetto all’attuale.
È stato calcolato che, solo nel settore dell’illuminazione, è oggi possibile, grazie all’uso di lampade sempre più efficienti, cioè che forniscono un elevata quantità di luce con consumi molto più bassi, ridurre i consumi di elettricità, in Europa, addirittura di 12 miliardi di kwh all’anno e abbattere le emissioni di anidride carbonica di circa 6 milioni di tonnellate entro il 2020! Questi risultati si potranno ottenere attraverso la sostituzione degli apparecchi di illuminazione tradizionali con quelli dedicati alle CFL “PIN- BASED”(lampadine fluorescenti compatte con attacco a “spina”)
Quali vantaggi comportano le lampada pin-based?
Le lampade fluorescenti compatte con attacco a “spina”presentano numerosi vantaggi:
1)Hanno il reattore separato ed alloggiato all’interno dell’apparecchio di illuminazione. In questo modo sostituendo le lampadine, l’alimentatore resta sempre lo stesso (avendo una vita più lunga) riducendo così i costi e le quantità di materiale da smaltire.
2)Lampada e apparecchio di illuminazione sono progettati insieme; ciò permette di ottenere caratteristiche illuminotecniche estremamente elevate e quindi un’ottima efficienza oltre che un’estetica curata ed originale.
3)Costano meno e hanno una maggiore riciclabilità rispetto alle CFL integrate.
Inquinamento atmosferico – Possibili soluzioni
È chiaro che il settore energetico contribuisce maggiormente al surriscaldamento globale. Potremmo quindi ridurre le emissioni riducendo la quantità di energia consumata.
Ciò è ottenibile in diversi modi. Uno sarebbe quello di tassare l’energia per renderla più costosa in modo che la gente e le industrie ne utilizzino di meno. Naturalmente, se i prezzi dell’energia salgono il costo di produzione aumenta e le aziende potrebbero perdere terreno rispetto ai concorrenti stranieri che pagano meno la loro energia, quindi le tasse non possono essere troppo alte.
Un’altra soluzione e quella di trovare dei modi per produrre l’elettricità e la corrente da fonti energetiche rinnovabili. Esistono già dei metodi, per esempio l’energia eolica. L’unione europea incoraggia la ricerca di questi nuovi metodi.
Un modo per ridurre le emissioni di anidride carbonica è quello di produrre gli stessi prodotti con una quantità inferiore di energia; in altre parole migliorare l’efficacia dei processi produttivi. Si sono ottenuti risultati importanti in questa direzione ma purtroppo, mentre il consumo unitario di energia è sceso del 30% tra il 1980 e il 1989, la produzione è salita del 50% nello stesso periodo, annullando così i benefici dell’incremento di efficienza.
Possiamo anche aumentare l’efficienza di ciò che utilizza energia. Per esempio automobili più efficienti potrebbero viaggiare con meno benzina. Il problema è che questo potrebbe non essere sufficiente. Le automobili sono di gran lunga più efficienti oggi di quanto non lo fossero dieci anni fa, ma non vi è stata alcuna netta riduzione delle emissioni nei trasporti. Questo perché più persone utilizzano le automobili, quindi anche questo ha annullato l’impatto di motori più efficienti.
Alla fine, la risposta sta probabilmente nella combinazione di tutte queste soluzioni. Tutti noi dobbiamo ridurre il consumo di energia stando attenti a come la utilizziamo, per esempio, dovremmo utilizzare i mezzi pubblici, là dove possibile, invece delle automobili. Oggi giorno, la maggior parte di frigoriferi, delle lavatrici e di altri elettrodomestici sono muniti di etichetta che indica l’energia che consumano. Sta a noi scegliere i modelli che ne consumano meno. La ricerca continua per sviluppare nuove fonti energetiche e processi produttivi più efficienti.
Gaja Afra Pozza (1C)