Il bullismo agli occhi di una quindicenne

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Maria Sole Del Ponte_ articolo sul bullismoOgni ragazzo ha una personalità diversa da quella di tutte le altre persone. Esistono due principali tipi di personalità: qualcuno non riesce a svelare il suo vero modo di essere, forse per paura, timidezza o per mille altri motivi; qualcun altro, invece, riesce ad esprimere tutta la sua personalità appieno, al punto da esagerare a volte, soprattutto nel periodo dell’adolescenza.

Io mi vorrei soffermare sul comportamento dei ragazzi o bambini più timidi e insicuri. Essi non hanno autostima: ciò li porta ad avere poca fiducia in se stessi, ma soprattutto a dubitare delle loro capacità; si sentono inferiori agli altri e temono il parere altrui e le prese in giro dei loro pari, anche se molti di loro sanno che è meglio lasciar stare i giudizi e trovarsi amici che ti accettino per come sei e che ti facciano sentire vivo e libero. Tutti gli altri ragazzi che si prendono gioco di loro oppure li prevaricano per sentirsi forti, mettendoli in cattiva luce, sono chiamati ormai in tutto il mondo “bulli”.

Questi cosiddetti bulli sono ragazzi di qualunque età che, spinti dalle loro sofferenze, sfogano la propria rabbia o il proprio tormento contro “i più deboli”. Coloro che subiscono il bullismo, in tutte le sue forme, sono soliti chiudersi in se stessi, trattenendo tutto il dolore e la paura. I bulli sfruttano la loro paura per sentirsi più forti; ma perché hanno bisogno di sentirsi superiori? Secondo me non è bisogno di potere, ma è un modo per nascondere nel profondo del loro animo la parte più sensibile e debole. Io penso che un uomo sia veramente forte e coraggioso quando riesce a mostrarsi sensibile, senza aver paura di versare una lacrima in presenza dei propri amici o dei propri cari.

L’essere umano è stato creato con delle emozioni ben precise che possono rivelarsi in vari momenti della sua vita; non avrebbe senso nasconderle per essere considerato dagli altri una persona insensibile, con un cuore di pietra. Nel caso del bullismo, il ragazzo che ferisce non è di certo considerato il più forte, perché la vittima è molto più coraggiosa d’animo, così da riuscire a superare la sua prepotenza. Ma il vero momento in cui egli mostra la sua reale forza, mettendo da parte la paura, è quello in cui va a denunciare il bullo riuscendo così a vincerlo.

Se la vittima non riesce a farsi avanti, fortunatamente intervengono coloro che sono considerati i veri amici, che hanno supportato il proprio amico afflitto da tali malignità riuscendo a non farlo arrivare a soluzioni estreme che possono avvenire nel caso in cui le ferite del suo animo sono troppo profonde. Gli amici, andando poi a riferire i fatti accaduti agli adulti, riescono ad aiutare il proprio compagno a non essere più tormentato da questi cattivi ragazzi, conducendo così una vita serena senza aver paura di essere sottomessi, ma ad avere molta fiducia in ciò che si è e a credere in se stessi. Questi ragazzi sono considerati un esempio per tutto il mondo poiché trasmettono un messaggio molto forte: non permettere a nessuno di farli sentire inferiori e, se dovesse capitare, avere il coraggio di farsi sentire e parlare con un adulto fermando così chi reca ferite nei loro cuori per divertimento e cattiveria.

Oggi questi ragazzi non hanno più paura di nessuno, anche il loro animo è assai più forte e coraggioso. Molte volte mi è capitato di partecipare a delle interviste, o di sentire dal vivo le testimonianze di questi giovani ragazzi, che vanno dai 16 anni in su; sono rimasta senza parole per i loro racconti e li ho ammirati molto dopo aver sentito la loro sicurezza nel raccontare fatti che ci insegnano a non arrenderci mai e a non “farci calpestare” da nessuno.

Guardando un video di una giovane web star, di soli 16/17 anni, sono rimasta colpita da alcune parole che mi sembrano adatte per terminare questo articolo:

“Aprite la bocca, parlate, perché nessuno deve avere la forza di togliervi il sorriso e di farvi sentire inferiori!”    (Jenny De Nucci)

Maria Sole Del Ponte

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