Da poco sono state consegnate le pagelle e in tutte le classi si intravedono voti sotto il 6 e sempre nelle solite materie: matematica, lingue straniere e lettere classiche, ovvero, latino e greco.
Poiché è terminata solo la prima parte dell’anno scolastico, questi voti sono visti come avvertimenti che se non vengono recuperati potrebbero causare l’immediata bocciatura a giugno oppure un’intera estate passata tra libri e ripetizioni. Provare a recuperare le insufficienze da soli potrebbe funzionare ma qualche volta è proprio necessario un “aiuto esterno” e questo può costare anche molto caro.
In media un’ora di lezione tenuta da un professore esterno costa dai 15 ai 30€ ma ci si può anche accontentare dei corsi forniti dalle scuole che però talvolta mettono a disposizione poche ore e i professori che tengono questi corsi si trovano ad fronteggiare classi troppo numerose.
E’ ovvio che non ci si può sempre celare dietro il fatto che si hanno dei problemi a scuola perché non si capiscono le spiegazioni (molti ragazzi usano questa come scusa ) ma piuttosto bisognerebbe rivedere le proprie priorità: chi vuole godersi l’estate senza pensieri dà il meglio di sé durante l’anno altrimenti il tempo perso a non impegnarsi verrà recuperato durante le vacanze estive.
Certo, qualche volta si possono incontrare professori che non spiegano o non si fanno capire, ma questo fatto non deve essere utilizzato come scusa per giustificare tutti gli insuccessi a scuola.
È vero che nel nostro futuro lavorativo e quotidiano nessuno ci chiederà mai di calcolare la circonferenza di un cerchio o di commentare i capitoli dei “Promessi Sposi” e nemmeno di tradurre testi latini, però, secondo me, è necessario formarsi una cultura: la base da cui partire.
Ormai non manca poi così tanto tempo alla fine dell’anno scolastico, considerando che siamo ormai al mese di marzo, quindi è arrivato il momento di decidere se far diventare le insufficienze delle sufficienze o lasciare che questi voti rovinino la nostra estate.
Giulia Livigni (2B)