Quando m’appari nella breve morte
Ove m’adagio sotto il ciel vermiglio,
La nebulosa polvere sul ciglio
Le membra offusca e serra all’or le porte.
Non fulge il sol staman radioso e forte
E il decuman per supero consiglio
Nell’acre olezzo fumiga, e il mio giglio
Nel vaporoso umor m’è cruda sorte.
Così par tutto onirico mistero,
Roventi mesto miro poi le braci,
Eppur anco d’intender vago manco.
Fûr l’ignee canne quando, affranto e stanco
Al talamo m’avvio, brumose faci,
O un sogno è il viver nostro menzognero?
Giovanni Trovato (3D)