Anche se può sembrare pericoloso e prematuro, tanti preannunciano la fine della Zona Euro, analizzando i problemi che stanno affliggendo l’Europa. Le borse sono sensibili ad ogni dichiarazione fatta dai leader europei, che non riescono ad arrivare ad un compromesso. Il presidente della CE, Jose Manuel Barroso ha dichiarato che in questo momento il vecchio continente sta affrontando una grande crisi che può essere superata solo lavorando tutti insieme. Nel frattempo si aspettano miracoli da parte del nuovo premier del governo italiano, Mario Monti, mentre in Spagna e Grecia sono previsti nuovi scioperi contro i tagli. Neanche la speranza di un ritorno nella zona della stabilità economica di Italia e Grecia, due paesi che fanno venire i brividi ai leader europei, è stata sufficiente per calmare le borse di tutto il mondo soprattutto perché Francia e Germania continuano ad avere idee diverse su quali dovrebbero essere le mosse per combattere la crisi. In realtà si tratta di stampare più carta moneta arrivando in questo modo ad una svalutazione dell’euro, tuttavia ciò aiuterebbe i paesi a pagare più facilmente i loro debiti. Una tale decisione però porterebbe alla crescita dell’inflazione e quindi la Germania si oppone. Un’altra soluzione sarebbe l’emissione di euro-obbligazioni, ma anche qui il governo di Berlino non approva perché questo andrebbe a discapito dei paesi economicamente “disciplinati”. Il cancelliere tedesco Angela Merkel sostiene che il problema principale sia la mancanza di fiducia nelle capacità di certi paesi di riformare la loro economia e portare le finanze sulla giusta strada. In realtà il problema della Zona Euro consiste nell’essere formata da paesi con diverse peculiarità economiche, che hanno la stessa moneta. La Germania ha un’economia incentrata sulla produzione che è riuscita a crescere nonostante la crisi, mentre paesi come Spagna e Grecia si basano sui servizi e finanziano le loro imprese con prestiti. La diversità degli interessi, insieme alla necessità di avere unanimità per quello che riguarda le decisioni prese, porta ad un blocco difficilmente sormontabile che fa pensare a molti di essere vicini alla fine della Zona Euro.
Cristina Buzoianu (5B)