112 sono gli euro da versare alla RAI per potersi godere un anno di tv-spazzatura. Perché diciamocelo, salvando qualche programma di Rai 3 che ancora tiene duro, la Rai ci propina la stessa immondizia che tanto vogliamo rimproverare alle reti Mediaset.
Se Mediaset s’inventa le peggio stupidaggini, la Rai non è comunque da meno nell’imitarle e, se possibile, renderle sempre più squallide! Che le critiche al gruppo di Berlusconi non abbiano nulla di infondato è evidente, ma ora anche la tanto amata Rai si sta uniformando al livello intellettuale d’Italia1: interminabili pubblicità che ti annebbiano il cervello quando tutto ciò che vorresti è seguire un programma senza interruzioni, reality-show che trasmettono scorci di vita assolutamente irrealistici e giochi televisivi che permettono di farti fare la figura dell’idiota in diretta nazionale e innumerevoli idioti che deliberatamente scelgono di apparire tali davanti a tutti gli Italiani.
Non so voi, ma se questo è lo specchio della cultura e del quoziente intellettivo italiano allora io sono un mostro, un extra-terrestre, un dio sceso in terra! (e fidatevi, non lo sono!)
Altro che canone, sovrattassa minima e parassiti della società: in un momento di crisi come questo, in cui molte famiglie non raggiungono la fine del mese e da un momento all’altro possiamo ritrovarci a far compagnia alla Grecia, perché mai una famiglia ca tiene sale a ‘ncapu (come si dice al mio paese) dovrebbe voler pagare il canone ad una tv che è decisamente lontana dall’essere un buon canone di tv.
Magari per la farfalla di Belen? O per vedere Turchi che sull’Isola dei Famosi viene colpito da una noce di cocco? Oppure ancora per seguire con entusiasmo le vicende amorose di Un posto al sole? Eppure, ricalcando le parole di uno che sullo schermo è finito con grande stile, “trovo che la televisione sia molto educativa. Ogni volta che qualcuno l’accende, vado in un’altra stanza a leggere un libro”.
Giulia Porcellana