Il mistero della morte di Sarah

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Sarah Scazzi, il delitto che ha sconvolto l’Italia. I colpevoli? Si ipotizza siano due suoi parenti.
Il 26 Agosto alle ore 14.30 Sarah esce di casa per andare al mare con la cugina – che considerava quasi una sorella maggiore –  e un’amica.
Ore 14.42: il suo cellulare risulta spento. La cugina Sabrina già pensa ad un rapimento. Esce di casa per cercare la cugina, ma anziché iniziare le ricerche in città inizia a cercarla in campagna (luogo dove è stato nascosto il cadavere di Sarah). La cerca anche lo zio Michele, che riesce, non si sa come, a trovare il cellulare di Sarah, nascosto in mezzo alle sterpaglie. La polizia inizia però a pensare che in questa storia ci siano troppe coincidenze.
In seguito viene creato un gruppo su Facebook per il ritrovamento. Vengono inviati appelli al sindaco di Avetrana e al Presidente della Repubblica.
La notte del 6 ottobre gli inquirenti convocano Michele Misseri, la moglie Cosima e l’altra loro figlia Valentina, alla caserma di Taranto.
Dopo le 22.00 Michele Misseri confessa di aver ucciso Sarah, strangolandola con una corda, e indica il luogo in cui ha nascosto il cadavere.
Scatta subito l’arresto per Michele Misseri con l’accusa di sequestro di persona, omicidio volontario e occultamento del cadavere.
Questo omicidio è terrificante. La cugina, che Sarah riteneva sua migliore amica, avrebbe aiutato il padre a ucciderla.
Ai giorni d’oggi ci sono casi in cui non ci si può più fidare dei parenti.
I programmi televisivi in questi giorni sfruttano questa storia per fare audience. Addirittura la madre di Sarah è venuta a sapere della morte della figlia durante la diretta del programma “Chi l’ha visto?” ed è stata definita una madre senza “cuore”, perché non ha reagito subito alla notizia.
Io ho dei dubbi su questa storia, perché gli indagati cambiano versione ogni giorno.
L’unica persona che potrebbe dirci come sono andate veramente le cose purtroppo è morta.
Ma la giustizia deve fare il suo corso e trovare i veri (o il vero) colpevole di questo delitto, perché in questa storia c’è qualcosa che non quadra.
Speriamo che la verità di questo omicidio venga a galla il più presto possibile, altrimenti diventerà il secondo caso Franzoni!

Laura Lucaj (1D)

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