Il Paese delle Maree di Amitav Ghosh – recensione

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Il Paese delle Maree è un romanzo d’avventura di Amitav Ghosh, uno dei maggiori scrittori indiani in lingua inglese, nato a Calcutta nel 1956 e che da qualche anno vive a New York. Questo libro è stato pubblicato nel 2005, ma l’ho letto solo ora grazie al suggerimento delle mie insegnanti e devo dire che mi ha molto colpita!
Il romanzo narra le vicende di Piya, giovane biologa marina attratta dalla magica potenza della natura, di origini bengalesi ma cresciuta negli Stati Uniti, di Kanai Dutt, un traduttore multilingue di Kolkata che rappresenta la razionalità occidentale, e di Fokir, un povero pescatore locale: le loro vite si incrociano fra loro e con quelle degli altri personaggi, in uno scenario dove i confini di terra e acqua, fiumi e mare vengono quotidianamente stravolti dalle maree. La vicenda si svolge, infatti, a Lusibari, nell’arcipelago del Sundarban, tra il mare trasparente, le immense pianure e le fitte foreste del Bengala. E’ una storia di vite difficili, di speranze e di aspirazioni insoddisfatte. Tra i protagonisti compaiono anche animali, come il delfino del Gange, al quale Piya dedicherà molto tempo durante le sue ricerche, e le tigri, in continua competizione con l’uomo, per il quale rappresentano un pericolo.
L’intreccio è basato su uno schema binario, che racconta da un lato gli esiti delle ricerche di Piya sulle orcelle, accompagnata  lungo i canali dell’arcipelago dall’esperienza di Fokir, e dall’altro la vicenda di Kanai, chiamato a leggere le memorie dello zio conservate in un taccuino indirizzato proprio a lui. Dopo essersi conosciuti all’inizio della narrazione, separando però le proprie strade, dirette verso mete diverse, i due protagonisti si ritrovano e le vicende si fondono in un’unica storia.
Molti e interessanti sono i temi affrontati dal “Paese delle maree”: il problema ecologico, la dignità degli esseri umani, qualunque sia il loro livello culturale, il rispetto delle scelte di vita che ogni individuo compie.
Attraverso questo testo lo scrittore valorizza la sua patria, mostrando il grande amore che lo lega a essa.
Ne consiglierei la lettura alle persone che amano viaggiare e a coloro che non riescono a farlo, perché attraverso questo testo si possono concepire con la fantasia paesaggi mozzafiato, immaginando di essere nel racconto!

Virginia Bellini (2B)

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