Snudata una lama,
renderò il mio debito.
Ogni epoca ha le sue lotte.
Davanti una mezzaluna metallica riflette il mio sacrificio.
Premi, affonda, inspira
Toglimi il fiato,
nella contesa fra amore e sofferenza.
Una goccia per me,
perché sono viva e giovane,
ho gli occhi di una mattina di primavera
Ho pagato.
Una goccia per le battaglie,
per i loro vinti,
per i vincitori ed i codardi.
Ho pagato.
Una goccia ancora per ciò che c’è di più bello
multiformi equilibri si rimpiattano ovunque
ne scovo le trame
e anche questo lo rendo.
Un fiotto generoso per Amore
il miglior baro,
l’alcolista: rumoroso, vizioso
ebbro di passione e di follia.
Pallide, le mie guance ne son testimoni:
Ho pagato.
Una goccia per la famiglia e gli amici
Perché la felicità è i ognuno
Perché la sessualità non ha sesso
E sono disposta a pagare.
Una goccia per il mondo intero e il suo bisogno di esistere
Una goccia, un grido
Una voce per ciascuno.
Offro la mia linfa in pegno alla libertà,
perché ogni bocciolo costa amorevoli cure,
affinché possano sbocciare fra le nostre mani.
Sono viva e sigillerò col mio sangue la lettera del destino.
Giulia Barbara Formica (4C)