Il Primo Maggio spiegato agli studenti

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Il 30 Aprile si è tenuta una conferenza sul 1° Maggio organizzata dalla Rete Studenti Medi.

La conferenza è durata circa due ore, nel corso delle quali sono intervenuti: l’educatore Renè Salaspini, un rappresentante della CGIL, un precario del dipartimento di scienze sociali dell’università di Torino, ed un professore di Lettere precario.

L’educatore Salaspini ha parlato del diritto al lavoro ed allo sciopero dei migranti. Lo scorso  1° Marzo, qui a Torino, si è tenuta la prima giornata di lotta migrante che, svuotata Porta Palazzo, ha manifestato a San Salvario. I manifestanti chiedevano una diversa concezione dell’immigrato: da mera forza lavoro a persona umana.

Il signor Trinchero, rappresentante CGIL, ci ha parlato della storia del sindacato e delle battaglie da esso combattute dagli albori fino ai giorni nostri. Dal 1906, gli obiettivi della CGIL sono rimasti sostanzialmente invariati: in primo luogo la richiesta di contratti collettivi di lavoro, in secondo luogo una maggiore stabilità del lavoro ed infine, soprattutto negli ultimi decenni, un maggior welfare ed una minor diseguaglianza sociale. Ha poi parlato anche dell’articolo 18 e dei vari tentativi di abolirlo, o comunque di aggirarlo, dagli anni ’80 fino ad oggi.

Sono seguite le testimonianze riguardanti il precariato nel mondo dell’istruzione di un ricercatore del dipartimento di scienze sociali dell’università di Torino e di un professore di Lettere.

Il primo ha parlato della precarietà nell’università, dove il numero dei lavoratori a termine può arrivare fino al 50% del totale e si può venir costretti a lavorare gratis per poter sperare in un posto fisso. Il secondo ha parlato del precariato nell’istruzione superiore, evidenziando la forte differenza delle graduatorie da provincia a provincia. Ambedue la realtà rischiano di essere aggravate ancor di più dalla riforma Gelmini.

 

Valerio Pace (1D)

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