Il rap è uno stile musicale nato verso la fine del Novecento, circa 1970/1980. Nasce come un canto di ribellione, per denunciare le problematiche, il governo, e le ingiustizie sociali.
Il vero rap sarebbe il freestyle: uno stile libero. Le canzoni, appunto, non vengono studiate ma il rapper deve solo saper improvvisare rime stando a tempo con la musica.
Solitamente molti descrivono il rap come un brutto stile musicale, solamente perché sono presenti insulti, parolacce o concetti espressi direttamente e esplicitamente. Ma è uno sbaglio. Il rap è un modo di essere. Ora come ora il rap non è più quello di una volta: duro, arrogante, provocatorio, non si denuncia più nulla riguardo alla società!
A mio parere il rap italiano di oggi è solo un modo per fare soldi con poco sforzo. Ma coloro che seguono questa filosofia non ne sono realmente capaci: pensano di sapere come si faccia, ma in realtà lo ignorano del tutto. Oramai si fanno canzoni tanto per farle, senza nessun messaggio da trasmettere.
Le canzoni rap attuali parlano solo di amore e di quanto i rapper fumino o si droghino.
Pochi parlano ancora di ciò che succede loro, trasmettendo qualcosa o prendendo in giro un politico, un personaggio famoso che è stato fonte di uno scandalo.
Dopo tutto sono cambiate tante cose in trent’anni, è un ciclo in continuo cambiamento e dovrò rassegnarmici, perché non si può fare più di tanto …
Beh, questo era il rap secondo me!
Voi cosa ne pensate?
Fabio Cannizzo (1L)