Il tempo d’oltremare

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Percepire la sottile brezza sulla pelle, il leggero volare dei capelli, non si sente più il freddo respiro del vento entrarci nel sangue, tutto sembra rinascere, mi sento felice senza un motivo, il cielo anche se grigio sembra sorridermi. Le foglie volano leggere, le rane gracidano gli uccelli cinguettano. Addio inverno , buongiorno primavera. Tutti sembrano essere più rilassati non si sa perché ma il variare del tempo mette allegria e gioia. I problemi sembrano svanire nel nulla e tutto sembra crescere rigoglioso. Le sensazioni cambiano, il modo di guardare il mondo è diverso, il modo di guardare le persone è diverso. C’è chi ha un volto invernale chi uno autunnale chi uno primaverile e chi uno estivo. Coloro che appartengono alla primavera sembrano brillare, risplendere. La testa leggera sembra volare tra le nuvole. Yes, winter is finally gone. A winter that I thought was endless.  Mi sembra impossibile pensare che solo l’anno scorso pregavo perchè qualche candido fiocco cadesse dal cielo, solo a pensarci mi vengono i brividi. La neve, terribile sostanza bianca che blocca il mondo, crea incidenti e fa sembrare l’inverno eterno. Quando stamattina mi sono svegliata e ho guardato fuori dalla finestra non ho riconosciuto il posto in cui mi trovavo … dopo sei mesi di neve mi è difficile riconoscere gli ambienti. Ma quando ho realizzato l’ovvio, un’ondata di felicità mi ha travolto.
Finalmente capisco di sentirmi a casa. Il tempo è una strana questione, sembra passare lentissimo ma quando ti guardi indietro tutto sembra essere volato in un secondo, non hai neanche il tempo di chiederti cosa farai domani che già il domani è diventato ieri. Il cambio della stagione mi ha fatto riflettere e ho dovuto purtroppo affrontare il pensiero che la mia avventura è quasi giunta al termine, come in un cerchio, la fine e l’inizio coincidono, il tempo sta tornando al tempo che c’era quando sono arrivata e sarà proprio per questo motivo che mi sembra di rivivere tutto da capo, i mitici “ bonfires” feste intorno al fuoco che avevo tanto criticato all’inizio che ora adoro letteralmente, quei bonfires che mi erano tanto mancati durante l’inverno. Ho perso un anno in Italia, un anno in cui il mondo è andato avanti senza di me. Ho perso un inverno, un autunno, una primavera, ma mi importa? Potrebbe un anno essere migliore di quello che ho appena passato? E pensare che mi preoccupavo per delle cose che ora non hanno assolutamente senso, pensare che non ero più sicura di voler partire … e ora non sono più sicura di voler tornare.

 

Flavia Ventura (4B)

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