Ormai ne abbiamo sentito parlare tutti: che sia stato sui social, sui vari programmi televisivi o in famiglia, la guerra tra Ucraina e Russia è entrata nelle nostre vite.
Se prima si parlava solo di Covid, ora le prime pagine sono tutte dedicate a questo conflitto. Se n’è iniziato a parlare da quando la Russia ha posizionato sul confine ucraino le sue truppe, definendo questa “un’esercitazione”. Dall’alba del 24 febbraio, poi, le scelte fatte dalla Russia hanno determinato la risposta ucraina, europea e di molte organizzazioni non governative.
Le ONLUS, che non si occupano di diplomazia ma di aiuti umanitari, sono moltissime, tra le quali le più conosciute Save The Children, Emergency e Medici Senza Frontiere. Anche nel loro piccolo molte persone si sono attivate e hanno cominciato a ospitare famiglie sfollate oppure si sono dedicate ad azioni di volontariato di supporto, oppure a raccolte fondi da destinare a bambini, donne e persone in crisi.
Le iniziative individuali non sono state solo quelle di solidarietà fuori dall’Ucraina, ma anche quelle dall’interno, che hanno visto giovani che con qualsiasi mezzo hanno cominciato a sensibilizzare l’opinione pubblica sin dall’inizio del conflitto.
Emblematico il caso di Valerish: una fotografa ucraina che su TikTok, fino a quando è rimasta in zona di guerra, ha postato diversi video sulla sua quotidianità in un bunker di Chernihiv, facendo sempre ironia e guardando il bicchiere mezzo pieno. Spassoso sì, ma al contempo deprimente, il video nel quale scherza sulla sua Jacuzzi, in realtà una spartanissima vasca da bagno in stile sovietico. Altrettanto ironico, ma ancor più triste, quello in cui fugge per rifugiarsi nel bunker dopo l’ennesimo allarme antiaereo, nel quale il suo linguaggio del corpo sprizza finto entusiasmo da tutti i pori. Come tralasciare, poi, il video in cui definisce sua mamma, che è nel bunker con lei, la sua personal michelin restaurant.
Da fine marzo, tuttavia, la ragazza ha avuto la possibilità di andarsene dall’Ucraina, per vivere una vita più serena e sicura. Ha fatto infatti un lungo viaggio in treno e in pullman, che l’ha portata attraverso la Polonia e la Germania fino a Milano, dov’è tuttora ospite dalla famiglia Viscardi.
L’esempio di Valerish – che è diventato virale sui social e del quale si è parlato anche al telegiornale – è molto prezioso, perché ci permette di vedere il conflitto da un altro punto di vista, fondamentale in queste situazioni.
Matilde Chifan