In diretta dal 35° TFF, quinto giorno

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In diretta dal 35esimo Torino Film Festival, le recensioni del nostro Mikhael Russo.

13Talien

Trama

Abdelouahab, Aldo, decide di tornare a casa, in Marocco, dopo quasi quarant’anni passati in Italia. Ad accompagnarlo è Ilyass, Elia, il figlio trentaquatrenne cresciuto in Lombardia. L’occasione per un padre e un figlio di incontrarsi, spiegarsi e capirsi. L’immigrazione fa da sfondo alle storie e ai ricordi dei due durante un viaggio che li porterà alla meta passando per la Francia e la Spagna.

Commento

Film magnifico che mi ha fatto pensare all’importanza di avere un posto da chiamare casa, in cui il tuo spirito è in pace. Inoltre il film tocca tematiche come: l’importanza della famiglia e la discriminazione che avviene in tutte le culture; infatti durante molti episodi del viaggio, mi sono ritrovato a riflettere sul fatto che l’uomo tende a mettere insieme tutto ciò che è diverso da lui ed etichettarlo come maligno. È presente anche la tematica del lavoro, come mezzo per dimostrare il proprio valore e dare sostentamento alla propria famiglia. Film molto bello di cui consiglio la visione.

14The Cured

Trama

Quando è scoppiata una sorta di apocalisse zombie, per via di un virus detto Maze che ha trasformato le persone in folli e veloci cannibali, la situazione è stata tenuta sotto controllo in varie Nazioni, ma non Irlanda. Qui l’emergenza è finita solo quando è stata trovata una cura dalla Dottoressa Lyons, però non tutti gli infetti vengono guariti e il 25% tra loro si è rivelato resistente alla terapia ed è stato dunque imprigionato. Tra questi c’è anche una persona cara alla dottoressa, che continua a lavorare per una cura più efficace. Le persone guarite hanno poi un serissimo problema: ricordano tutto quello che hanno fatto mentre erano impazzite e il loro reintegro nella società incontra forte opposizione. La giornalista e vedova, Abbie accetta di accogliere in casa sua Senan, appartenente alla terza e ultima ondata di persone curate e che era amico di suo marito. L’ex “capo-branco” del ragazzo però continua a interferire nella vita di Abbie e Senan.

Commento

Film che mette in luce la paura dell’uomo nei confronti del diverso; infatti in questo film ho notato che per quanto un uomo si sforzi di inserirsi in una comunità, verrà sempre emarginato alla fine, poiché ritenuto diverso; il film secondo me però vuole dare anche risalto al fatto che, pur essendo stato bistrattato, il “diverso” ha aiutato gli altri “normali”. Verso la fine la trama abbandona un po’ il filo ideologico per lasciar spazio a quello narrativo; infatti diventa sempre più splatter e ricco di zombi. Lo consiglio caldamente a chi ogni venti minuti voglia sobbalzare dallo spavento.

15I used to Sleep on the Rooftop

Trama

Due donne convivono per alcuni mesi in un bilocale di Beirut: trasportano materassi sul balcone, puliscono in modo frenetico i pavimenti, cucinano, suonano la fisarmonica, chiacchierano e fantasticano di altri luoghi. Spostano i muri. Nuhad ha cinquant’anni e ha abbandonato Damasco a causa della guerra mentre Angie, la giovane regista libanese che la ospita, condivide con lei l’attesa e il desiderio di andare altrove.

Commento

Dal punto di vista tecnico e della fotografia, il film è impeccabile. La tematica principale di questo film, secondo me, è la difficolta che una persona deve affrontare per scappare dalla guerra, cercando una vita migliore in un altro paese. Ritengo che la tematica venga fin troppo annacquata per tutta la durata del film; infatti il film è troppo dispersivo, poiché molte scene sono mute e non trasmetto niente allo spettatore.

16A voix haute / Speak up

Trama

Ogni anno all’Università di Saint-Denis viene eletto il miglior oratore. Partecipano al concorso gli studenti di una classe multietnico, un professore li istruisce ai segreti del linguaggio e all’arte dell’espressione. In gioco c’è il piacere di prendere la parola, per esistere sulla scena del mondo ma anche per cambiarla con la potenza delle idee. Film folgorante sul futuro da costruire, sulla democrazia, sul valore dell’educazione, sul potere travolgente delle parole e delle idee. Oggi, ancora.

Commento

Film stupendo, incentrato sull’importanza delle parole e della libertà di espressione attraverso di esse. Questo film mi ha fatto riflettere sull’importanza che il saper parlare ha nei nostri giorni; infatti siamo sempre di più chiamati a spiegare a voce il perché delle nostre idee e azioni, e la nostra capacità oratoria viene messa sempre più a dura prova dai nostri interlocutori. Il lungometraggio è un documentario così coinvolgente che sembra un film di finzione; infatti fin dalla prima scena sono stato catturato e non mi sono distratto neanche un istante.

Mikhael Russo

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