In India: cronaca di viaggio

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Il 6 aprile abbiamo lasciato la fredda Torino con i suoi 15° C e ci siamo avviati verso l’aeroporto di Linate con le nostre valigie da 20Kg eccitati, ma allo stesso tempo spaventati nel cominciare questa nuova esperienza.

Dopo un’attesa di qualche ora a Londra abbiamo preso il volo che ci avrebbe portati dall’altra parte del mondo;  nel paese dei colori, dei profumi e dei misteri:l’India.

ci accolgono 42° C e i corrispondenti sommersi da cartelloni di benvenuto e mazzi di fiori ci hanno accolti all’aeroporto di New Delhi mercoledì 8 aprile.

Ognuno poi, ha trascorso quella giornata a conoscere la propria famiglia ospitante e a tentare di capire l’incomprensibile accento indiano.

Il giorno seguente siamo stati presentati all’intera scuola con una tradizionale e solenne cerimonia; dopodiché, divisi in gruppi, ci sono state insegnate alcune danze tradizionali indiane  e divertenti balli bollywoodiani (abbiamo così dimostrato di avere quasi tutti uno scarso senso del ritmo e una leggera incapacità di coordinazione).

Tutti i giorni,verso le 11, mangiavamo il pranzo che la famiglia preparava per noi e,successivamente, ricominciavano le lezioni fino alle 14.

Il pomeriggio si trascorreva con la famiglia ospitante ,ma qualche volta venivano organizzate uscite di gruppo.

Non avendo un programma preciso da seguire, ciascuno ha visitato la città in giorni diversi ma tutti abbiamo potuto apprezzare i punti di principale interesse di New Delhi come l’India Gate, Lotus Temple,il Museo Nazionale e altri luoghi storici, religiosi e culturali.

 Sabato 10 aprile la sveglia è suonata presto.

Alle 6.30 di mattina siamo partiti con i nostri corrispondenti per andare a visitare il Forte di Agra e il Taj Mahal (una delle sette meraviglie del mondo).

Il Taj Mahal è un mausoleo fatto costruire da Shah Jahan in memoria della moglie Arjumand Banu Begum.

Il viaggio in pullman è durato parecchie ore a causa delle numerose soste per mangiare ma è stato anche molto divertente: tra i canti poco intonati di “Bella Ciao” e de “La Guerra di Piero”, le partite a “Uno” e le numerose fotografie scattate, il tempo è passato piuttosto velocemente.

Ad Agra,con nostra sorpresa, la temperatura era superiore rispetto a New Delhi quindi abbiamo patito un po’ il caldo, però si è rivelata essere una gita davvero divertente e interessante.

Il lunedì successivo oltre alle lezioni di danza, a scuola ci fecero anche  disegnare e creare vasetti di argilla; abbiamo scoperto successivamente che i nostri lavori sarebbero stati esposti e classificati.

Giovedì 14 è venuto a scuola l’ambasciatore italiano Roberto Toscano al quale mostrammo le danze ,i nostri lavori e raccontammo la nostra esperienza vissuta in  India fino ad allora; il giorno seguente un giornale indiano presentava un articolo riguardante il nostro incontro con l’ambasciatore (con tanto di foto)!

I giornisono passati, purtroppo, molto velocemente ma a causa dell’eruzione vulcanica, il giorno prima della partenza ci hanno informato che il nostro volo era stato cancellato; c’era chi piangeva, chi era al settimo cielo per questa notizia, altri erano preoccupati e alcuni indifferenti.

Convinti che il nostro soggiorno si sarebbe prolungato di qualche giorno non ci siamo goduti quello che poi si è rivelato essere il nostro ultimo giorno a New Delhi; infatti il giorno successivo, martedì 20 aprile, siamo andati a scuola credendo che la giornata sarebbe trascorsa regolarmente, ma alle  11 ci hanno informato di aver trovato l’ultimo volo disponibile alle 15 Questa volta, c’era chi piangeva dal dispiacere di partire e chi gioiva di questa inaspettata notizia.

Le famiglie hanno preparato le nostre valigie, il più velocemente possibile le hanno portate a scuola e senza aver il tempo di salutare nella maniera migliore le persone che per 15 giorni ci avevano ospitati e si erano prese cura di noi ci siamo trovati su un pullman diretto all’aeroporto .

Siamo partiti lasciandoci alle spalle un paese meraviglioso e indescrivibile, persone gentilissime e tanti ricordi.

Siamo arrivati a Bruxelles dove rimanemmo sull’aereo un paio d’ore, poi verso le 22 abbiamo raggiunto Londra.

Quella notte abbiamo dormito per terra nell’aeroporto della capitale inglese e abbiamo preso il volo per Milano solamente alle 15.30 del giorno successivo.

Alla fine siamo arrivati con il pullman a Torino alle h. 20 stanchi, alcuni felici altri tristi, affamati ma soprattutto cambiati grazie a quest’esperienza che ci ha messo di fronte ad una realtà completamente diversa dalla nostra.

 

Giulia Livigni (2B)

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