Durante il secondo weekend di maggio i cittadini ferraresi e i turisti in visita nella città degli Este hanno avuto l’opportunità di assistere, per il terzo anno consecutivo, al festival di Interno Verde, un progetto gestito dall’associazione “Il Turco” che quest’anno ha coinvolto ben 71 giardini, venti in più rispetto allo scorso anno. Sabato e domenica, infatti, moltissimi proprietari e associazioni hanno aperto le loro porte per permettere ai visitatori di ammirare le bellezze dei loro giardini. Lo scorso anno sono state più di 6000 le persone che hanno dedicato un intero weekend a scoprire i più curiosi e suggestivi giardini del centro di Ferrara.
Al grande evento hanno partecipato anche circa 180 volontari, giovani che non hanno esitato a dedicare due giornate ad accogliere il pubblico, controllare che tutti avessero il biglietto e anche a fare da guida tra le piante più esotiche e particolari presenti nei giardini a loro assegnati. La manifestazione si è aperta con una grande festa al Mercato Coperto, punto d’incontro per riunioni, biglietteria e altre feste in programma svoltesi nelle serate successive.
Come è giusto che sia nella città regina delle biciclette, è stata, inoltre, offerta al pubblico la possibilità di noleggiarne una, per potersi spostare al meglio e raggiungere in fretta ogni giardino.
Il grande evento ha invaso l’intera città, infatti nel momento di pausa in entrambi i giorni, centinaia di magliette con il simbolo di Interno Verde indossate dai volontari e ancor più braccialetti rappresentanti il biglietto dei visitatori, hanno colorato le strade ferraresi.
Il Festival è stato un momento di sorpresa per i visitatori, di scoperta per i più piccoli e di ricordi per i più grandi; alcuni di loro, infatti, hanno passato la loro infanzia tra quelle quattro pareti fiorite e ritornare anni dopo come visitatori è stato davvero commovente. L’evento, inoltre, ha dato a tutti la possibilità di venire a contatto con la natura, imparare i nomi delle piante più particolari e riflettere sull’importanza che il tocco umano ha ogni giorno sulla nostra Terra.
Claudia Brizzi