Intervista a Luca Sarmenti, scacchista di Lovere (BG)

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Quanto è la durata media di una partita?

Dipende dalla bravura dei giocatori. E dipende da quanto si decide di riflettere.

 

Quindi non si ha un tempo limite?

Di solito ci sono delle sveglie fissate a trenta minuti.

Nel nostro caso abbiamo dei timer che aggiungono trenta secondi ad ogni mossa. Quindi è più facile perché hai più tempo.

 

Capita di perdere la concentrazione durante questi 30 minuti?

Alcune volte mi perdo nei ragionamenti, ed è difficile restare concentrati.

 

Tra avversari cercate di distrarvi a vicenda con strani trucchetti?

No, non baro!

 

Studi le tattiche prima dell’incontro o ti basi sulle mosse dell’avversario?

Ragiono durante la partita perché se mantieni lo stesso modus operandi è possibile che l’avversario studi la tua tattica e ti incastri.

 

Esistono delle regole fissate per aprire l’incontro?

Molte persone aprono con “il barbiere”: il pedone avanza e regina e alfiere attaccano il re (sguardi spersi, ndr). E’ difficile perché se il pedone arriva vicino al re è facile essere mangiati.

Non sempre funziona, insomma; la  concentrazione è essenziale!

 

Chiara Carrera, Annalisa Chiodetti, Riccardo Chiodetti

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