Prima della fine dell’inaugurazione della V edizione delle Convittiadi, abbiamo incontrato il Sig. Gianfranco Porqueddu, vice presidente, assessore allo sport e post olimpico della Provincia di Torino, nonché presidente del C.O.N.I. Piemonte e consigliere del C.O.N.I. Nazionale. Fortunatamente ha risposto volentieri alla nostra breve intervista, risoltasi in tre domande fondamentali.
Sig. Porqueddu, che importanza dà ad un evento sportivo come le Convittiadi che vede coinvolti trentacinque convitti di tutt’ Italia?
Per me le Convittiadi sono un evento importantissimo soprattutto perché si svolge a Torino nell’anno dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Lo sport in generale, e questo evento in particolare, sono utilissimi non solo dal punto di vista formativo dei giovani, ma anche dal punto di vista politico in quanto maggiore sarà l’impegno politico da parte della Regione Piemonte e della Scuola Italiana nella promozione delle attività sportive, maggiori saranno le possibilità di migliorare in questo senso.
Pensa che attualmente lo sport sia sufficientemente considerato e promosso all’interno delle istituzioni scolastiche italiane?
Visto quanto è importante lo sport all’interno delle scuole, anche dal mio punto di vista di uomo di scuola oltre che di sport, credo che i tagli fatti nell’ istituzione scolastica non abbiano fatto assolutamente bene ad una serie di componenti alternative alle lezioni nelle scuole tra cui anche l’attività motoria. E’ assolutamente importante che vengano ristabilite delle risorse per lo sport nelle scuole, altrimenti il futuro sarà poco sicuro e poco felice. Penso che i progetti di alfabetizzazione motoria diventino veramente importanti nel momento in cui vanno a regime; nel momento in cui rimangono solo un’esperienza fine a se stessa e temporanea, tutto il nostro lavoro sarà stato inutile, poiché non influirà sulla formazione dei giovani. Bisogna inserire lo sport nelle scuole se vogliamo fare gli interessi dei giovani: per fare ciò servono i finanziamenti giusti, quindi l’impegno da parte dello Stato Italiano e un’apertura maggiore delle scuole verso l’attività motoria.
Ci sono progetti in atto che promuovono l’attività sportiva all’interno delle scuole e sensibilizzano gli organi all’interno di essa a dare un’importanza maggiore allo sport in generale?
Noi della provincia di Torino abbiamo tutta una programmazione – malgrado le poche risorse che abbiamo a disposizione in questo periodo in particolare – dove si è puntato fortemente sull’approvazione sportiva dei giovani e l’approvazione dell’alfabetizzazione motoria nelle scuole dove abbiamo investito delle cifre importanti. Per risolvere il problema, come dicevo prima, bisogna promuovere iniziative come le Convittiadi e le altrettanto importanti manifestazioni e attività sportive delle amministrazioni locali. L’unica cosa che serve davvero a cambiare questa situazione è che il ministero si impegni a rivedere la situazione dello sport nella scuola. Questo è il momento importante per ridare fiato ad una situazione che al momento non è positiva.
Noi abbiamo presentato vari progetti, ma perché questi progetti valgano davvero abbiamo bisogno dei finanziamenti: bisogna capire che i giovani tramite lo sport sentono la necessità di crescere e non dobbiamo aspettare, o meglio perdere altro tempo.
Luigi Botta