1. Nome:
L: Lucía
P: Pilar
2. Cognome:
L: Sánchez Domínguez
P: García López
3. Età:
L: 34
P: 38
4. Stato civile:
L: Single
P: Single
5. Dove vive?
L: Ivrea
P: Torino
6. Materie Insegnate
L: Geografia quest’anno, ma sono anche professoressa di arte, geografia e storia.
P: Storia o Lingua Spagnola
7. Quanto guadagna al mese?
L: Non lo so e non lo voglio sapere
P: 1200
8. In Spagna i professori guadagnano di più?
L: Si e in Spagna pagano anche le vacanze (anche ai precari)
P: Si
9. Cosa ne pensa dell’altra professoressa?
L: Nel poco tempo che l’ho conosciuta, credo che sia molto generosa e sincera.
P: E’ una splendida persona e generosa anche nell’insegnare , anche se la sua generosità non viene ricompensata.
10. Insegna in modo diverso da come insegnavano le sue professoresse?
L: Migliore e peggiore. Vorrei assomigliare a qualche mia professoressa e non vorrei mai assomigliare ad altre.
P: No, anche se dipende.
11. Cosa non sopporta dell’altra professoressa?
L: Ancora non ho trovato niente e non credo che troverò niente.
P: Parla troppo velocemente.
12. Chi delle due insegna meglio?
L: Direi che questo lo devono dire gli allievi.
P: Bisogna chiedere ai suoi allievi.
13. Cosa non sopporta di se stessa?
L: Quelli che mi conoscono sanno che dico spesso “devo avere tanta pazienza con me, perchè sono io.” E’ molto difficile convivere con me stessa anche per me e spesso sono molto indecisa.
P: Che sono molto indecisa e a volte fatalista.
14. Chi parla meglio italiano?
L: Pilar, senza dubbio. Io parlo più “Itagnolo”.
P: Parliamo sempre in spagnolo, quindi giudica tu.
15. Spagnolo?
L: Lo stesso livello. Non ci sono differenze di accento o dialettali.
P: Tutte e due.
16. Chi è più apprezzata dagli alunni?
L: Devono dirlo gli allievi, anche se gli alunni dell’anno scorso non mi sopportano e ancora meno quelli di quest’anno.
P: Bisogna chiedere agli allievi ma credo lei.
17. Si sente buona o cattiva?
L: Giusta, anche se quest’anno sono più cattiva…
P: Buona, anche se a volte…
18. Bella o brutta?
L: Tante volte brutta.
P: Normale
19. Seria o simpatica?
L: Simpatica, ma se seria corrisponde a responsabile, allora anche seria.
P: Simpatica, anche se spesso dipende dall’interlocutore.
20. Secondo lei il suo metodo di insegnamento è apprezzato dagli alunni?
L: A volte si , a volte no, ma comunque devo ancora apprendere molto.
P: Non da tutti.
21. Come si vede a 50 anni?
L: Mi vedo una professoressa con più tempo libero, magari che fa teatro e spero di essere circondata di familiari e amici…E spero non sola!
P: Con 12 anni in più.
22. Innovativa o tradizionale?
L: Innovativa penso, almeno questo è l’intento.
P: Mi considero innovativa.
23. Come rimprovera i suoi alunni?
L: “Chicos, basta ya!”
P: “Sois unos pesados y unas plastas!”
24. Ma perché i professori spagnoli tirano sempre i gessetti per richiamare l’attenzione? E’una tradizione?
L: Io non lo faccio perché non sono capace, però quando io studiavo lo facevano i miei professori; c’era meno serietà tra professori e alunni, ma più rispetto
P: E’ un impulso…
25. Segue di più la politica spagnola o italiana?
L: Mi interessano entrambe anche se forse sono più informata sulla politica spagnola, anche perché sapere tutti i partiti italiani è impossibile.
P: Tutte e due.
26. Vota per la politica spagnola o italiana?
P: Spagnola … però le municipali qui.
L: Italiana
27. Crede che ci sia qualcosa dopo la morte?
L: Lo spero. E’ molto scoraggiante pensare non ci sia niente. Magari è un’illusione che ci creiamo noi …
P: Boh?
28. Monarchia pro o contro?
L: Non so che futuro avrà la monarchia, è un sistema obsoleto, però non sono contro.
P: Contro.
29. Che musica ascolta?
L: Tutti i generi: cantautori, pop, classica sia spagnola, sia italiana.
P: Cantautori spagnoli, italiani, francesi e musica folk.
30. Da quanto tempo è in Italia?
L: 3 anni accademici più 11 giorni a Palermo.
P: 15 anni.
31. Se potesse decidere dove nascere sceglierebbe l’Italia o la Spagna?
L: Spagna
P: Spagna.
32. Perché?
L: Perché mi sento spagnola, è complicato spiegarlo. Mi piace essere spagnola.
P: E’ più dinamica, con un futuro migliore
33. Perché ha deciso di venire ad insegnare in Italia?
L: L’Italia mi era sempre piaciuta ed è stato un caso venire qua; prima una sostituzione a Palermo e poi mi hanno chiamato a Ivrea per il ministero spagnolo.
P: E’ stato un caso.
34. Quali sono secondo lei i difetti e i pregi dell’Italia?
L: I pregi sono sicuramente la gente, il cibo, la cultura, la letteratura e l’Italia in generale, mentre i difetti sono sicuramente la confusione politica e la televisione italiana.
P: Sicuramente i suoi pregi sono la bellezza, la cultura, il patrimonio artistico, la lingua e la creatività. Però è anche afflitta dalla troppa burocrazia, fatica a rispettare le regole, non sopporto la “furbizia” italiana.
35. E della Spagna?
L: Il suo pregio è che abbia saputo andare avanti, crescere. Però abbiamo anche alcuni difetti come l’essere molto spesso anche noi rumorosi ed a volte ignoranti
P: E’ riuscita ad andare avanti e a crescere. Però abbiamo anche alcuni difetti come l’essere molto spesso anche noi rumorosi e a volte ignoranti
36. In questo momento tornerebbe a insegnare in Spagna?
L: No
P: Si
37. Le piace la sua professione o desidererebbe fare qualcos’altro?
L: Mi incanta , perché se non mi piacesse sarebbe impossibile tacerlo. Anche se sogno di fare teatro.
P: Si, mi piace.
38. Zapatero o Berlusconi?
L: Zapatero.
P: Zapatero, senza dubbio.
39. Vorrebbe cambiare il suo metodo di insegnamento?
L: Vorrei migliorare ogni volta, anche se mi piace come insegno. Credo che si impari dagli errori.
P: Preferirei cambiare il pubblico, anche se non lo escludo.
40. Computer pro o contro?
L: Amore e odio.
P: Ni, nella giusta misura è positivo.
41. Come vede la riforma 2.0 delle scuole in Spagna?
L: Credo che prima di fare le riforme si debbano avere le risorse necessarie per attuarle
P: E’ positivo che abbiamo questa possibilità, ma senza tralasciare il resto.
42. Cosa si dovrebbe cambiare nelle scuole in Italia?
L: Per fare le riforme bisogna avere i mezzi! Si fanno riforme sopra riforme , ma non si arriva alla fine a qualcosa di concreto.
P: Vorrei poca diplomazia, classi più piccole, più disciplina (se il docente è messo in condizioni lavorerà più motivato), docenti più motivati e toglierei soldi alla burocrazia.
43. Meglio studiare in Italia o Spagna?
L: Dipende, però il classico mi sarebbe piaciuto farlo più qua, perché si fa più filosofia e arte.
P: Università in Spagna mentre le superiori qua.
44. Ha un profilo su Facebook?
L: No.
P: No.
45. Cosa pensa di noi dopo quest’intervista?
L: E’ stata una bella intervista, come mi aspettavo!
P: Che siete due ragazzi simpatici.
46. Mi regalerebbe un nove dopo quest’intervista?
L: Sì … e anche un 10!
P: Pardon?
A cura di Nicolò Patanè (3F) e Sofia D’Angelo (3C)