Into the Mind: ogni vita è degna di essere vissuta

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Buio, silenzio e un letto caldo o luce, rumore e una sedia scomoda. Non importa dove ci si trova, sognare è lecito, lo fanno tutti: ad occhi aperti, ad occhi chiusi, in grande, in piccolo, per una cosa realizzabile per qualcosa di impossibile. Sognare, sognare, sognare sempre e comunque perché come scrisse William Shakespeare “noi siamo fatti della stessa materia dei sogni e dai sogni è coronata la nostra breve vita”.

Quel che sono i sogni è tutt’ora un mistero, ma quello che è indubbio è che sono qualcosa di indispensabile per la nostra mente, sono la valvola di sfogo delle nostre fantasie più assurde, strane e nascoste; i sogni sono il portale verso il mondo dell’inconscio.

C’è chi se li ricorda e chi no, chi sogna a colori chi in bianco e nero chi, ancora, a luci rosse, chi sogna nella sua lingua madre chi in un’altra, chi si sveglia terrorizzato e chi prende appunti per giocare i numeri al Lotto, chi sogna senza suoni e chi ha un gran chiasso in testa, chi sogna una vita diversa chi la compagnia di tutti i giorni…insomma i sogni, come si cantava in Cenerentola, son desideri di felicità.

Fin dalla notte dei tempi i sogni, o meglio la loro interpretazione, sono stati oggetto di attenzione: dai ciarlatani che profittano per spillare quattrini, agli studiosi che li analizzano scientificamente questa materia è stata sviscerata a fondo; a tal proposito è quanto meno doveroso ricordare l’opera di Groddeck (Il libro dell’Es) alla quale si ispirò lo stesso Freud per la definizione, appunto, di Es.

A questo punto cos’altro di può dire? Forse se avessi a disposizione abbastanza tempo vorrei fare il giro del Mondo, non importa quanto tempo potrei impiegare: vorrei conoscere la gente, vivere con loro e imparare dalle loro culture. Vorrei ricordare qualcosa di speciale per ogni luogo: dal tetto del mondo scalato con uno zaino in spalle e basta alla Grande Muraglia percorsa a piedi; dal vivere l’esperienza di Christopher MacCandelss (ma tornare) al trascorrere del tempo nel deserto con una carovana nomade; dal viaggiare su tetto di un treno indiano al soggiornare in un albergo di lusso. Oppure dedicherei la mia esistenza al prossimo cercando di seguire le orme dei più grandi come Ghandi o Madre Teresa lavorando per qualche organizzazione umanitaria…in ogni caso vorrei una vita degna di essere vissuta.

Carlotta Monge (3C)

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