L’India è uno dei paesi più grandi al mondo e al suo interno convivono diverse popolazioni che si differenziano soprattutto in base alla religione. Sono infatti presenti gli Induisti, i Musulmani, i Sikh.
Tutti questi differenti culti convivono tra di loro praticamente senza problemi.
Chiaramente ogni etnia ha cultura e tradizioni differenti dalle altre ma vedocome un carattere che le accomuna sia l’ospitalità: secondo la cultura indiana, l’ospite va accolto come una divinità. Ad esempio siamo stati accolti in aeroporto dai genitori e dai nostri corrispondenti con fiori e cartelloni. Appena arrivati a casa ci hanno serviti e riveriti fin a farci sentire in imbarazzo. Le nostre famiglie ospiti erano prevalentemente di etnia Punjabi. Questo gruppo etnico è famoso per le sue danze e per i fantastici cibi che continuamente offrono ai visitatore.
La cultura locale è molto influenzata da diversi fattori, quali il clima (molto caldo e secco) e la precedente dominazione (colonizzazione inglese).
Appena si visita un’abitazione viene offerta dell’acqua o del succo di mango freddissimo per sentire meno l’elevata temperatura, di pomeriggio invece viene servito il tè con il latte (come usa in Gran Bretagna).
I giovani dell’India, malgrado siano molto in contatto con l’occidente, hanno molto rispetto delle tradizioni, cosa che ormai non accade quasi più in Europa. Questo credo avvenga anche perché i ragazzi sono abituati a sentire parlare l’hindi, lingua che si continua a usare anche se la dominazione Britannica ha imposto l’inglese come lingua ufficiale. Un altro fattore che insegna agli adolescenti il rispetto delle tradizioni è il bagaglio di nozioni tipiche come lo yoga, le danze che ancora vengono tramandate.
Anche l’abbigliamento, soprattutto quello adottato dalle donne, abitua i nostri coetanei a imparare la storia dell’India: la figura femminile può infatti cominciare ad indossare i vestiti come i sari, i kurta o i suits dopo i 18 anni. Ho avuto l’impressione che le famiglie che ci ospitavano apprezzassero molto quando facevamo domande sull’India. I membri della mia famiglia per esempio hanno reagito molto positivamente quando ho chiesto loro se potevano accompagnarmi a comprare accessori o abiti indiani.
Tutti questi motivi contribuiscono a rendere l’India un paese estremamente differente dall’Italia.
Mentre qui da noi il folclore è poco sentito, là, malgrado l’India sia una delle maggiori potenze economiche, sono ancora molto sentiti. Spero che lo sviluppo industriale di questo paese non faccia estinguere gli usi e i costumi indiani perché sono ormai quasi gli unici che si differenziano dal mondo.
Fiammetta Marzani (2B)