Molte volte le ragazze, pur di conquistare un ragazzo, si affidano ai più strani metodi. Soprattutto credono che ricorrere all’infanzia aiuti molto. Tutto bene fino a qui, ma le favole che tutti noi conosciamo non sono così perfette come sembrano.
Per esempio:
BIANCANEVE: prima di tutto, se non hai la pelle bianca, i capelli neri e le guance rosse non hai speranze; e non pensare che fare la difficile andando a vivere con sette uomini aiuti in qualche modo. Se poi dopo aver mangiato la mela avvelenata ti ritrovi morta e, visto che sei anche un po’ bruttina, nessuno ti vuole baciare … beh, buona dormita.
CENERENTOLA: il coprifuoco non piace a nessuno, per non parlare delle madri possessive e delle case infestate da topolini. Per quanto riguarda la scarpetta di cristallo, dubito che tra soldi e peso tu te la possa permettere (ovviamente mi riferisco al cristallo che si rompe facilmente, niente di personale).
ARIEL: sappi che per fare colpo devi evitare di vivere in una piscina circondata da pesci e granchi. Non farti troppe aspettative sul fisico del tuo principe poiché si deve far salvare da una ragazza che per di più non è neanche umana.
FIONA: devi sapere che la tua unica possibilità di conquistare un ragazzo è mostrarti a lui di giorno, ora, i problemi arrivano quando devi spiegargli che di notte diventi un orco. Per non parlare delle doti canore che fanno esplodere i poveri uccellini.
AURORA: da notare che se sei stordita, giochi in casa; ma questo dubito che ti darà un grande vantaggio considerando che la tua concorrente è Angelina Jolie (cornuta).
POCAHONTAS: il nudismo non è poi così apprezzato. Molte volte però i principi preferiscono le ragazze sveglie e questo ti dà un vantaggio garantito su Aurora.
ALICE: visto che hai compiuto dodici anni l’altro ieri, evita di provarci con quelli di diciotto. Forse è meglio se torni a inseguire i conigli e, se hai tempo, vai da uno psichiatra. Mia cara ragazza, smettila di accettare the dagli sconosciuti, i “cappellai matti” sono pedofili 40enni che cercano di accalappiarti senza l’aiuto di facebook. Torna a casa da mami che è meglio.
Andrea Gallo, Giorgia Serlenga (1D)