È impossibile ignorare l’atmosfera festiva in Québec. Tutti la percepiscono e tutti la desiderano. Poco importa dove si viva, dove si lavori o quale scuola si frequenti: dappertutto si avverte il clima natalizio. Di certo la neve fa la sua parte imbiancando il paesaggio senza però creare troppe difficoltà sulla strada (insomma, se una nevicata inattesa rappresentasse un problema, gran parte del Canada sarebbe bloccato quasi per tutta la durata dell’inverno), le piste di pattinaggio al chiuso e all’aperto sono libere per chiunque voglia pattinare (il “chiunque” include spesso bambini di meno di 5 anni che, facendo già parte di una squadra di hockey, scivolano agilmente sul ghiaccio come se fosse la cosa più naturale del mondo), e tutto è illuminato a festa. Non solo ogni città, paese, paesino, villaggio mette in mostra le proprie decorazioni colorate ed estremamente luminose, tanto da pensare che tutti stiano partecipando ad una grande competizione che premierà il migliore addobbo natalizio, ma tutte le abitazioni, in città come in aperta campagna, accolgono nel piccolo o più spazioso giardino numerosi pupazzi di neve gonfiabili, Babbi Natale meccanici a grandezza naturale a fianco di alberi accuratamente illuminati all’esterno, ai piedi dei quali non mancano delle renne formate da luci a LED. Altro che Babbo Natale scalatore appeso di sbieco al balcone!
Nei centri commerciali, un grande spazio è dedicato ai bambini o meglio all’interminabile fila d’attesa per parlare a Babbo Natale in compagnia dei suoi elfi in modo da chiedergli i regali che riempiranno la calza già pronta a casa.
Di notte, il buio dei sentieri campagnoli viene da una serie di lucine che attorniano il profilo delle case o circondano persino le staccionate delle fattorie. Non sorprenderebbe vedere delle mucche con un campanaccio luminoso al collo o dei cavalli con una sella decorato da tanti piccoli Santa Claus! Nel salone di ogni casa, ovviamente, oltre al Presepe o al villaggio di Natale che occupa buona parte della stanza, non può mancare il sontuoso albero di Natale. Qualche giro di luci colorate, un po’ di palline e il gioco è fatto? No di certo. Prima di tutto il “piccolo” albero viene spesso tagliato nel bosco dietro casa e portato nel salone in cui l’albero, finalmente levato in tutta la sua altezza, raggiunge facilmente il soffitto; in seguito, luci a volontà, fiocchi, nastri, catenine, capelli d’Angelo, palline di vetro, palline di legno, palline luccicanti e meccaniche, campanelle, e chi più ne ha, più ne metta, senza dimenticare il classico puntale, che svetta sul ramo più alto.
Accanto al gigantesco albero di Natale nel centro della piazza e alla ruota panoramica, non può mancare il mercatino di Natale. Artigianato locale, prodotti tipici e anche internazionali sono disponibili. Sorprendentemente, si riesce persino a trovare su una bancarella il panettone artigianale di Torino con tanto di confezione decorata dalla Mole Antonelliana! Tralasciando il suo prezzo esageratamente aumentato rispetto a quello italiano, questa è sicuramente una sorpresa.
Insomma, se si desidera vivere pienamente lo spirito delle feste con canzoni natalizie che passano alla radio tutta la serata, con luci e decorazioni che non passano inosservate e che riempiono ogni luogo con il loro aspetto un po’ kitsch, il Québec è una meta da tenere in considerazione.
Lucrezia Bernardini (4B)