Se vi è mai capitato di vedere delle gare di Coppa America, sarete sicuramente rimasti impressionati dallo spettacolo: queste barche sembra infatti che volino sull’acqua. Cos’è però esattamente l’America’s Cup?
Vorrei iniziare potendo dire ogni quanti anni si svolge, ma non posso perché cambia sempre. Solitamente ogni 3-4 anni. La preparazione per quest’evento inizia quando una nazione, chiamata sfidante (challenger of record), si presenta dai campioni in carica (defenders). Da quel momento le due squadre lavorano insieme per decidere le regole della competizione basandosi sul Deed of Gifts che stabilisce le regole basilari. Di norma le competizioni si tengono nel paese che ha vinto l’edizione precedente, con qualche eccezione però: quando ha vinto l’imbarcazione svizzera, data l’evidente assenza del mare, si è deciso che la competizione si sarebbe tenuta in Spagna; invece nel 2024 l’evento si è tenuto a Barcellona – anche se i campioni in carica erano i neozelandesi – per motivi economici.
All’America’s Cup possono partecipare solo due squadre. Come si decidono? La prima squadra è quella dei campioni in carica. L’altra è quella che ha vinto la Louis Vuitton Cup (nel 2021 chiamata Prada Cup). Questo avviene attraverso un sistema molto complicato che cercherò di spiegare. Nella Louis Vuitton Cup le sei squadre si sfidano in un girone “all’italiana” (ogni nazione sfida le altre due volte) e le prime quattro si qualificano alle semifinali. La prima nella classifica decide chi sfidare. Dopo le semifinali e la finale il vincitore sfida i defenders. Per sfida non si intende una regata ma un massimo di sette regate in cui la prima squadra ad arrivare a quattro regate vinte passa al turno successivo. Una regata consiste nel compiere tre volte il tragitto tra due boe con distanza variabile.
Una domanda rimane: come fanno le barche a volare? Tutto ciò è possibile grazie a un sistema detto “foil”. Analizzando meglio la struttura di queste barche si vedono due “braccia” ai lati dello scafo. Queste protuberanze si chiamano T-foil. Il nome deriva dalla forma: un braccio principale che si divide in due parti al fondo. Il braccio del foil che è in acqua lo separa in due parti: quella sotto il foil più lenta e quindi con una pressione maggiore; quella sopra il foil più veloce e di conseguenza con una pressione minore. L’acqua sotto tende a spostarsi e quindi applica pressione sulle ali della barca facendola sollevare. Questo processo è graduale e spesso prima delle gare ci vuole molto tempo per far sollevare le barca. Ovviamente più la barca è veloce più si alzerà dall’acqua perché la pressione sarà maggiore.
Beatrice Martini