Le cose non dette

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Una pioggia infernale cadeva sulla città nera, assopita nelle tenebre e abbagliata qua e là dalle luci dei lampioni. Ancora qualche timida macchina passava, con i tergicristalli impazziti e i vetri appannati. Ad una ad una le finestre si spegnevano, accogliendo senza lottare la notte. Dormono. Dormono tutti tranne lui, in piedi, sotto la luce di un lampione, sotto la pioggia infernale. Fradicio, trema, vuole andare a casa ma non può. Come potrebbe con tutti i pensieri che lo avvolgono e lo tormentano. Deve vederla, deve parlarle solo per cinque minuti, deve chiarire le sue idee, deve sfogare le sue ardenti passioni. Delle volte le questioni in sospeso rendono il cuore impassibile alle sofferenze del corpo.

Accende una sigaretta per calmarsi e ripensa da dove tutto è iniziato. Quand’era? Lo scorso sabato? Ma va’, quello prima, no, no, quello ancora prima, Dio son già passate tre settimane e non sono riuscito a dirle niente. Non le ho detto che non era un bacio qualsiasi, in una notte qualsiasi, in un letto qualsiasi. Orgoglio maledetto. Ma è stato davvero un bacio o me lo sono sognato? È sembrato tutto così reale che può essere stato solo un sogno. La vede, il cuore impazzisce, i sensi si annebbiano. Calma, calma, rilassati! Non funziona, si sente esplodere dentro il petto. Lei si avvicina, i suoi passi si perdono nel fragore della pioggia infernale. Non l’ho mai considerata sotto quel punto di vista, non mi è mai piaciuta; possibile che basti così poco per ribaltare il mondo? Si trovano finalmente uno di fronte all’altro. Lui trema dalla testa ai piedi. Apre bocca per riversare quelle mille parole ancora da dire, quelle mille parole formulate senza sosta, per finire quest’assurda agonia. Apre bocca ma non esce niente. Le parole si son congelate.

Solo un sospiro e uno sguardo supplichevole di farsi capire.

Dillo, urlalo, gridalo maledizione. Sei un codardo, hai paura, e di cosa? Di rimaner fregato? Di comprometterti? Di essere felice? Sei un codardo.

Solo un sospiro e un altro sguardo che non capisce.

 

Brando Ceratto (5A)

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