Un senso di appartenenza, un orgoglio regionale che nei territori italiani si è perso con le nuove generazioni ma che in Spagna è radicato nella cultura di ogni persona. Durante il mio anno all’estero sto capendo cosa voglia dire “l’ essere valenciano” per una città che, come del resto tutta la Spagna, non può manifestamente rivendicare la propria nazionalità per l’ombra di Francisco Franco che aleggia ancora per le città iberiche. L’essere valenciano comincia, naturalmente, dal dialetto che si continua a studiare nelle scuole della comunità Valenciana e rappresenta un elemento unificante e fondamentale per questi territori in cui i giovani parlano tra di loro, fluidamente e senza vergognarsi, in valenciano per evidenziare l’appartenenza alla regione. Dall’estero questo dialetto può essere visto come un ostacolo, dato che sia a scuola sia al lavoro il valenciano è nettamente preferito allo spagnolo che si usa raramente ma, senza accettare il valenciano, non puoi veramente conoscere a fondo queste terre. E come in ogni cultura che si rispetti, anche nella comunità Valenciana la cucina si lega fortemente alle tradizioni: passando dalla più famosa paella Valenciana ai meno conosciuti ma altrettanto squisiti insaccati; un tipico pranzo valenciano si passa tra la compagnia degli amici e i sapori di queste terre. Ma riferendosi soprattutto alla città di Valencia città, il miglior momento per divertirsi e, al contempo, sentirsi valenciano, sono le fantastiche feste che si celebrano per le piazze e le strade della città a ritmo di fuochi d’ artificio, musica ed allegria. Aspettando la più famosa di queste feste, “las fallas”, che tuttavia non ho potuto vivere in prima persona e che sta per cominciare, più frequenti sono “las mascletàs” e “los castillos”: veri e propri spettacoli pirotecnici fatti alla luce del sole o all’arrivare della sera rispettivamente, che meritano di essere visti almeno una volta per le strade della città. Una Valencia tutta da scoprire, che, giorno dopo giorno, rivela nuove sfumature.
Joshua Pandolfi (4 F)