Preparando l’esame di terza media ho incontrato una poesia magnifica, che ho portato in lingua per l’esame di francese.
Lo so che “magnifica” non è l’aggettivo adatto a definire una poesia, ma questa mi è proprio rimasta impressa e ancora mi ricordo a memoria alcuni versi …
È la poesia di un “maquisard”, un partigiano francese che scappava dall’esercito tedesco. In Francia i partigiani venivano definiti “maquisards” perchè si nascondevano nella “maquis”, vale a dire la macchia mediterranea.
Nella poesia il partigiano dice che vuole scrivere ovunque la parola libertà. La vuole scrivere sugli oggetti materiali, come un quaderno, ma anche sull’orizzonte.
Noi abbiamo anche dei taccuini in cui egli scriveva la sua esperienza quotidiana di partigiano. Si definiva senza famiglia e senza casa, per il semplice fatto che i suoi cari li aveva lasciati prima di partire per la guerra, e quindi una casa calda e accogliente dove poter tornare a dormire, lui non ce l’aveva più … Eh già, perchè lui doveva dormire con il continuo terrore di essere scoperto, e non rimaneva più un giorno nell’accampamento in cui aveva dormito.
Non ho mai pensato che la vita da partigiano fosse così terribile prima di
leggere la poesia e di leggere le motivazioni che avevano porato l’autore a
scrivere su un quadernetto ogni giorno una poesia diversa.
La poesia è stata scritta da Paul Eluard nel 1942.
Si intitola “Liberté” e la riporto ora qua sotto con la traduzione che usai
all’esame e che ho fatto io personalmente con l’aiuto di una mamma francese.
Sur mes cahiers d’écolier
Sur mon pupitre et les arbres
Sur le sable sur la neige
J’écris ton nom
Sur toutes les pages lues
Sur toutes les pages blanches
Pierre sang papier ou cendre
J’écris ton nom
Sur les images dorées
Sur les armes des guerriers
Sur la couronne de rois
J’écris ton nom
Sur la jungle et le désert
Sur les nids sur les genêts
Sur l’écho de mon enfance
J’écris ton nom
Sur les merveilles des nuits
Sur le pain blanc de journées
Sur les saisons fiancées
J’écris ton nom
Sur tous mes chiffons d’azur
Sur l’étang soleil moisi
Sur le lac lune vivante
J’écris ton nom
Sur le champs sur l’horizon
Sur les ailes des oiseaux
Et sur le moulin des ombres
J’écris ton nom
Sur chaque bouffées d’aurore
Sur la mer sur les bateaux
Sur la montagne démente
J’écris ton nom
Sur la mousse des nuages
Sur les sueurs de l’orage
Sur la pluie épaisse et fade
J’écris ton nom
Sur les formes scintillantes
Sur les cloches des couleurs
Sur la vérité physique
J’écris ton nom
Sur les sentiers éveillés
Sur les routes déployées
Sur les places qui débordent
J’écris ton nom
Sur la lampe qui s’allume
Sur la lampe qui s’éteint
Sur mes raisons réunies
J’écris ton nom
Sur le fruit coupé en deux
Du miroir et de ma chambre
Sur mon lit coquille vide
J’écris ton nom
Sur mon chien gourmand et tendre
Sur ses oreilles dressées
Sur sa patte maladroite
J’écris ton nom
Sur le tremplin de ma porte
Sur les objets familiers
Sur le flot du feu béni
J’écris ton nom
Sur toute chair accordée
Sur le front de mes amis
Sur chaque main qui se tend
J’écris ton nom
Sur la vitre des surprises
Sur les lèvres attendries
Bien au-dessus du silence
J’écris ton nom
Sur mes refuges détruits
Sur mes phares écroulés
Sur les murs de mon ennui
J’écris ton nom
Sur l’absence sans désir
Sur la solitude nue
Sur les marches de la mort
J’écris ton nom
Sur la santé revenue
Sur le risque disparu
Sur l’espoir sans souvenir
J’écris ton nom
Et par le pouvoir d’un mot
Je recommence ma vie
Je suis né pour te connaître
Pour te nommer
Liberté
Traduzione
Sui miei quaderni di scolaro
sulla mia cattedra e sugli alberi
sulla sabbia sulla neve
scrivo il tuo nome
Su tutte le pagine lette
su tutte le pagine bianche
pietra sangue carta o cenere
scrivo il tuo nome
Sulle immagini dorate
sulle armi dei guerrieri
sulle corone dei re
scrivo il tuo nome
Sulla giungla e sul deserto
sui nidi e sui cespugli
sull’eco della mia infanzia
scrivo il tuo nome
Sulla meraviglia delle notti
sul pane bianco dei giorni
sulle stagioni fidanzate
scrivo il tuo nome
Su tutti i miei stracci d’azzurro
sullo stagno sole marcito
sul lago luna viva
scrivo il tuo nome
Sul campo sull’orizzonte
sulle ali degli uccelli
e sul mulino delle ombre
scrivo il tuo nome
Su ogni sbuffo d’aurora
sul mare sulle barche
sulla montagna demente
scrivo il tuo nome
Sulla spuma delle nuvole
sui sudori della tempesta
sulla pioggia spessa
scrivo il tuo nome
Sulle forme scintillanti
sulle campane dei colori
sulla verità fisica
scrivo il tuo nome
Sui sentieri risvegliati
sulle strade dispiegate
sulle piazze che trabordano
scrivo il tuo nome
Sul lume che s’accende
sul lume che si spegne
sulle mie ragioni riunite
scrivo il tuo nome
Sul frutto tagliato in due
dello specchio e della mia stanza
sul mio letto conchiglia vuota
scrivo il tuo nome
Sul mio cane goloso e tenero
sulle sue orecchie drizzate
sulla sua zampa maldestra
scrivo il tuo nome
Sulla pedana della mia porta
sugli oggetti familiari
sul flusso benigno del fuoco
scrivo il tuo nome
Su ogni carne accordata
sulla fronte dei miei amici
su ogni mano che si tende
scrivo il tuo nome
Sul vetro della sorpresa
sulle labbra intebnerite
ben al di sopra del silanzio
scrivo il tuo nome
Sui miei rifugi distrutti
sui miei fari crollati
sui muri della mia noia
scrivo il tuo nome
Sull’assenza senza desiderio
sulla solitudine nuda
sui gradini della morte
scrivo il tuo nome
Sulla salute ritornata
sul rischio scomparso
sulla speranza senza ricordo
scrivo il tuo nome
E per il potere d’una parola
ricomincio la mia vita
sono nato per conoscerti
per nominarti
Libertà
Giorgia Capaldi (IC)