Venerdì 9 febbraio, davanti al Museo Egizio di Torino, Giorgia Meloni (leader di Fratelli d’Italia) ha avuto un incontro fuori programma con Christian Greco (direttore del museo). L’accusa rivolta a Greco dalla Meloni, che si trovava a Torino per fare campagna elettorale in vista delle prossime elezioni politiche, è stata quella di fare “razzismo nei confronti degli italiani”.
Tutto era partito da un’iniziativa voluta dal direttore del Museo Egizio chiamata “Fortunato chi parla arabo” dedicata ai cittadini di lingua araba, con l’obiettivo di riavvicinarli alle loro radici. La promozione, valida fino al 31 marzo, consente alle coppie di entrare pagando un solo biglietto e di utilizzare gratuitamente altri servizi del museo, come le audio-guide in lingua araba. Questo però ha scatenato l’indignazione della presidente di FdI, secondo la quale l’iniziativa è una forma di “razzismo al contrario” perché svantaggia gli italiani: perciò il 9 febbraio è stata organizzata una manifestazione di protesta.
Christian Greco, quando ha saputo che un gruppo di persone si era radunato per protestare davanti all’ingresso del museo, è sceso in strada per incontrare i manifestanti e per spiegare loro le ragioni dell’iniziativa. Il direttore ha ricordato a Giorgia Meloni che la cultura è di tutti e che il primo obiettivo dei musei è farsi visitare, cercando di avvicinare le persone meno interessate. Ha ricordato che il museo organizza spesso promozioni, come per esempio sconti per le coppie il giorno di San Valentino e l’ingresso gratuito nel giorno del proprio compleanno. Meloni ha ribattuto dicendo che l’iniziativa discrimina chiaramente su base religiosa, facendo però confusione tra religione e lingua parlata. Il direttore dell’Egizio le ha infatti ricordato che parlare arabo e provenire da un paese in cui si parla quella lingua non significa essere necessariamente musulmani. Greco ha infine elencato i successi del museo negli anni della sua direzione. Infatti, il Museo Egizio di Torino è tra i musei di antichità egizie più importanti al mondo, sia per la vastità delle sue collezioni sia per il loro valore, in molti casi inestimabile. Il Museo Egizio è da anni ai primi posti nella classifica dei musei più visitati d’Italia, con più di 800 mila visitatori ogni anno. Il successo del museo, inoltre, contribuisce ad alimentare il flusso di turisti in città.
Giorgia Meloni, qualche giorno dopo il dibattito, ha sostanzialmente minacciato Christian Greco di licenziamento, sostenendo che, in caso di vittoria elettorale, la coalizione di centro-destra provvederà a rimuovere alcuni direttori dei musei italiani. Questa affermazione ha suscitato nuove polemiche e ironie, perché, almeno nel caso del Museo Egizio, la nomina del direttore non spetta al Governo.
Il video di questo incontro è stato, nei giorni successivi, fra i più condivisi sui social network, i cui utenti hanno molto apprezzato la pacatezza e la puntualità con cui Greco ha replicato alle accuse strumentali che gli erano state rivolte.
Jacopo Sulis