L’interazione nell’analisi sociologica – prima parte

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Le conseguenze non intenzionali

 

Molti eventi accadono senza che nessuno li abbia intenzionalmente provocati . Ferguson affermò che ” la storia è il risultato dell’azione degli uomini , non del loro disegno ” , Smith alluse ad una ” mano invisibile che plasma le vicende umane ” , Hegel invocò ” l’astuzia della ragione ” e Marx parlò dell’ ” alienazione ” degli uomini dalle loro stesse azioni .

Da una parte c’è l’idea secondo cui le azioni individuali interferiscono l’una con l’altra fino a generare risultati non intenzionali , dall’altra l’idea dell’aggiustamento reciproco dei progetti individuali , in virtù del quale ciascuno di essi verrebbe portato a termine senza distorsioni . Un azione è il risultato dei desideri e delle opportunità , ma a sua volta l’azione può modellare in modi non intenzionali tutti e due questi fattori , determinando così un cambiamento non intenzionale dei desideri e delle opportunità o raggiungendo un risultato intenzionale .

Spieghiamo con un esempio le conseguenze non intenzionali che si producono a causa delle interazioni tra diversi individui : il comportamento degli elettori .

I sondaggi diffusi prima del giorno delle elezioni possono influenzare il voto in vari modi . Alcuni elettori spostano il loro voto verso il candidato che secondo i sondaggi risulta nella posizione migliore , altri favoriscono il perdente , forse perchè ritengono importante avere un opposizione non troppo debole . Questo secondo modo però potrebbe rivelarsi autolesionistico qualora un numero elevato di persone decidesse di seguirlo , ciò potrebbe finire con il portare il candidato al potere , mentre ciascun individuo desiderava solo assicurargli un risultato decente .

Jean-Paul Sartre definisce ” controfinalità ” le conseguenze non intenzionali che peggiorano la situazione di tutti .

Ad esempio quando i contadini cercano di estendere la terra coltivabile tagliando gli alberi possono finire con il perderne gran parte a causa dell’erosione prodotta dal disboscamento su larga scala .

Quando tutte le aziende cercano di superare la recessione tagliando i salari , la perdita di potere di acquisto che ne deriva può trasformare la crisi in una vera e propria depressione . Le aziende sono legate agli operai da una doppia relazione , da una parte i lavoratori sono potenziali clienti per i loro prodotti , di conseguenza esse hanno interesse a che i salari siano più alti in modo tale che i lavoratori abbiano più denaro da spendere , dall’altra le imprese hanno interesse che i salari siano bassi .

Ma vi sono conseguenze non intenzionali che possono anche migliorare la situazione di tutti. E’ il caso della ” mano invisibile” di Smith , la ricerca del proprio interesse serve gli interessi comuni . Ad esempio se tutti i membri di una comunità controllano i loro propri bambini quando questi sono fuori a giocare , non potranno evitare di sorvegliare anche i figli degli altri , con il risultato che tutti i bambini saranno oggetto di un più attento controllo .

Fin ora abbiamo parlato delle conseguenze non intenzionali sulle persone che fanno un azione. Ora spieghiamo con un esempio le conseguenze non intenzionali che ricadono su altre persone .

Nella Cina pre-rivoluzionaria molte famiglie povere praticavano l’infanticidio delle bambine , il risultato era un eccesso di ragazzi scapoli che fungevano da eccellente materiale per il reclutamento da parte di bande armate . Le vittime del banditismo erano principalmente latifondisti e contadini benestanti . Il saccheggio dei ricchi era una conseguenza non intenzionale dell’autodifesa dei poveri .

Le conseguenze non intenzionali di qualcosa che ho fatto oggi potrebbero spiegare perchè rifarò lo stesso in futuro ? . Proviamo a rispondere con un esempio . Il procedere delle attività di ricerca è quasi sempre spiegato dai vantaggi perseguiti dalle istituzioni finanziatrici e non da quelli che gli scienziati intenzionalmente si propongono Molti ricercatori sono soliti rivolgersi agli apparati statali ( ad esempio il Ministero della Difesa ) per ottenere i fondi necessari a portare avanti il loro lavoro , che è motivato da soli interessi intellettuali .

Il ministero in questione però sovvenziona le applicazioni che sono ritenute interessanti sotto il profilo militare , l’allocazione dei fondi per la ricerca è così spiegata in relazione a quelle conseguenze che dal punto di vista degli scienziati sono solo secondarie .

Anche il rafforzamento rappresenta un meccanismo per il quale le conseguenze non intenzionali potrebbero spiegare l’insistere nel comportamento che lo genera . Supponiamo che un bambino non è riuscito ad avere qualcosa che desiderava , per esempio dei dolci ; dopo un poco egli ottiene i dolci , che era quello che voleva , ma riceve qualcosa che non rientrava nei suoi scopi , l’attenzione dei genitori . La gratificazione che proviene dal ricevere attenzioni viene associata al comportamento scontroso e lo rafforza.

Ora ipotizziamo che un conflitto aperto all’interno di una organizzazione rappresenti un fattore negativo per la sua efficienza . Se tutti i conflitti sono soffocati la tensione si accumula fino a che l’organizzazione si spacca. Un organizzazione che non consente il conflitto è instabile ; si può pertanto ipotizzare che la funzione del conflitto sia quella di mantenere in salute l’organizzazione e che il conflitto stesso sia spiegato da questa conseguenza non intenzionale ? .

Nessuna società potrebbe funzionare se i progetti di ciascuno fossero in continuazione ostacolati , la frustrazione universale determinerebbe il caos. E’ possibile che la cooperazione e la coordinazione emergano per effetto di un’ azione decentralizzata e libera , oppure la cooperazione e la coordinazione possono essere imposte dal centro attraverso istituzioni sociali sostenute dalla forza .

Fabio Faccilongo

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