L’interazione nell’analisi sociologica – seconda parte

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L’equilibrio

 Per punto di equilibrio si intende quello stato in cui i progetti delle persone sono tra loro coerenti e di solito assicura che non si determineranno conseguenze non intenzionali .

Un esempio è dato dal codice della strada ; se ci aspettiamo che ogni persona guidi mantenendo la destra sarà nell’ interesse di tutti fare altrettanto. Consideriamo ora le situazioni più complesse tramite un esempio sulla deforestazione . Un certo numero di appezzamenti coltivabili circonda un lago . Prima ipotesi : è possibile arrestare l’erosione di un singolo appezzamento A , se e solo se gli alberi sono piantati in quello e in entrambi i campi adiacenti B e C .

Si possono analizzare due equilibri :

1) non viene piantato nessun albero e la terra va persa nel lago poichè nessun contadino può fare qualcosa per impedirlo ;

2) gli alberi vengono piantati in tutti gli appezzamenti e l’erosione è fermata , cioè è nell’interesse di ciascuno cooperare al rimboschimento .

Seconda ipotesi : l’erosione si verifica su un dato appezzamento se e solo se gli alberi vengono abbattuti in quello stesso campo e nei due adiacenti . Si possono realizzare due equilibri ( ciascuno di essi richiede che i contadini si astengano dall’eliminare gli alberi in ogni terzo appezzamento ) :

1) I contadini proprietari di questi campi non hanno incentivo a tagliare gli alberi poichè in tal caso causerebbero l’erosione dei loro stessi appezzamenti :

2) i contadini proprietari di campi non a rischio non hanno incentivo ad astenersi dal farlo poichè essi non rischiano niente abbattendo gli alberi del loro appezzamento .

Se uno di questi equilibri si realizza gli agricoltori stanno meglio di quanto starebbero se l’erosione avvenisse in tutti gli appezzamenti .

Consideriamo ora che la terra di un dato appezzamento vada perduta se e solo se si tagliano gli alberi di entrambi i campi adiacenti .

Qualunque cosa facciano gli altri è nell’interesse del singolo contadino abbattere gli alberi del proprio appezzamento poichè nel farlo egli danneggia unicamente i suoi vicini e non se stesso .

Il risultato di equilibrio è che tutta la terra viene ceduta al lago , a meno che non si trovi una soluzione politica .

Nel Dilemma del prigioniero si raggiunge un solo punto di equilibrio , che però è per tutti più svantaggioso di un modello di azione cooperativo . L’equilibrio del Dilemma del prigioniero è costituito di azioni ciascuna delle quali rappresenta la migliore risposta a qualunque cosa gli altri possano fare .Non è necessario che una persona formuli previsioni corrette riguardo a come le altre agiranno , poichè essa intraprenderà la stessa azione qualunque cosa si aspetti facciano le altre ( strategia dominante ) .

Il comportamento razionale è inteso come intraprendere un’azione ben definita capace di massimizzare l’utilità dell’azione stessa ; tuttavia alcune volte è razionale agire in modo casuale . Nel gioco del pollo il comportamento razionale è indeterminato nell’equilibrio .

Poniamoci ora alcuni interrogativi . Se sono possibili diversi equilibri quale sarà raggiunto ? . Un equilibrio si mantiene stabile di fronte a piccole o grandi perturbazioni ?.

Sicuramente la realizzazione di un equilibrio dipende dagli aspetti particolari dell’interazione ; alcune deviazioni dell’equilibrio si autocorreggono . Inoltre in un mondo in rapida evoluzione apprendimento e adattamento possono rappresentare un meccanismo inefficiente per realizzare un equilibrio ; prestare grande attenzione al passato potrebbero essere la causa del non raggiungimento del punto di equilibrio .

Facciamo un esempio chiarificatore :gli allevatori per stabilire il prezzo di vendita del prodotto non guarderanno solo all’anno in corso ma terranno conto anche di quello dell’anno appena trascorso ,prevedendo per quello successivo un prezzo pari alla media di quello attuale e quello passato ( previsioni adattive che aumentano la probabilità che l’equilibrio venga raggiunto ) . Un altro tipo di ragionamento consiste nell’ammettere le previsioni razionali . Ovvia obiezione è che di fronte a disoccupazione , crolli di borsa ecc. . . sia poco plausibile affermare che le persone abbiano formulato ipotesi corrette riguardo a ciò che doveva accadere . E’ anche vero che le previsioni razionali elaborano stime probabilistiche e qualora succeda che un evento a bassa probabilità accada questo non è un risultato del tutto imprevisto .

Se consideriamo gli indizi psicologici l’accordo è molto più facile ;supponiamo che via sia in gioco la somma di 5000 euro e si dica a due gruppi che la possono vincere se rivendicheranno due somme che insieme corrispondano esattamente alla cifra in gioco . Ogni coppia di numeri che sommati daranno 5000 euro sarà un equilibrio .

Gli equilibri possono emergere in modo accidentale .

Ipotizziamo che per regolare il comportamento agli incroci stradali ci siano due convenzioni in competizione ,una dice che il guidatore proveniente da sinistra dovrebbe dare la precedenza ( meno incidenti ) , l’altra che spetterebbe al guidatore che proviene da una strada secondaria ( più incidenti ) . Poco alla volta tutti i fautori della seconda convenzione si renderanno conto e passeranno alla prima , rendendola così ancora più vantaggiosa.

Infine è possibile che un equilibrio sia imposto da coloro che hanno buone probabilità di trarne la maggior parte dei vantaggi e spesso questo consiste nel fatto che chi ha più da guadagnare ha anche meno da perdere .

Al fine di poter affrontare il tema dell’azione collettiva decentralizzata è necessario accennare alle norme sociali .

Una norma che dice di fare una determinata cosa è accompagnata da una prescrizione di ordine superiore che impone di punire coloro che l’hanno violata . Alcune norme sono simili alle convenzioni ( ad esempio norme sul modo di vestire , sulle regole alimentari ) . Altre norme prendono forma dal codice d’onore , infatti molte società prevedono regole di vendetta che passano di generazione in generazione.

Quando una persona guidata da un codice d’onore entra in conflitto con un’altra motivata esclusivamente da considerazioni razionali , è la prima a vincere. Ma è chiaro che in un litigio tra due gruppi guidati dal codice d’onore entrambi possono ottenere risultati peggiori di quelli ipotizzabili se avessero acconsentito a lasciare che il loro conflitto venisse risolto dal sistema giuridico . Un insieme importante di norme è quello che prescrive la cooperazione delle persone nelle situazioni del tipo Dilemma del prigioniero . Facciamo un esempio : è preferibile che partecipi al voto la maggioranza delle persone , poichè in caso contrario la democrazia potrebbe uscirne indebolita e cedere il passo a un regime autoritario. Tuttavia per ogni singolo individuo ha poco senso votare , la sua influenza è pressochè nulla . Eppure nelle società democratiche la maggior parte delle persone vota . Possiamo dare diverse spiegazioni a questo modo di agire :

1) l’altruismo ;

2) si fa Z quando Z è un attività che , se intrapresa da tutti , apporta benefici ad ognuno ( è anche vero che può essere conveniente astenersi – atteggiamento del free rider ) .

Se solamente alcuni si impegnano in un’attività che avvantaggerebbe ognuno se tutti vi partecipassero , è possibile che la situazione di ciascuno peggiori più di quanto potrebbe accadere se nessuno vi prendesse parte .

Fabio Faccilongo
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