L’isola che non c’è

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Ferdinandea

Ferdinandea

Estate del 1831. Un terremoto, un’eruzione. Nel canale di Sicilia si forma un’isoletta di 4 km², che farà gola alle più grandi potenze europee. Perché dunque tutto questo interesse? L’isoletta forniva un approdo per le flotte civili e militari nel mezzo del Mediterraneo.

I primi a sbarcare furono gli Inglesi, i quali, cappeggiati da sir Othan, battezzarono l’isola col nome di Graham. Subito si levarono le proteste dei siciliani, che rivendicavano l’isola poiché nata nelle loro acque territoriali; il capitano Corrao andò quindi da re Ferdinando II per protestare contro l’invasione inglese. Ma già i Francesi, non volendo essere inferiori ai loro cugini d’oltremanica, sbarcarono anch’essi sull’isola, chiamandola, però, Julia.

Re Ferdinando II, visto il gran clamore suscitato dall’isoletta, decise, finalmente, di inviarvi Corrao, il quale la chiamò Ferdinandea, in onore del re. Ma gli Inglesi mandarono subito una nave per difendere l’isola: per poco le due spedizioni non si affrontarono.

Mentre in Europa i governi si scontravano ancora, Ferdinandea, Julia o Graham cedeva alle onde e si inabissava, rimanendo ancor oggi sotto il pelo dell’acqua.

 

Valerio Pace (2D)

 

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