L’ottimismo è il profumo della gita

Tempo di lettura: 2 min

 

E’ passato un mese dalla partenza per Firenze e i ricordi di questa bella esperienza sono ancora vivi nella memoria di tutti. Onde evitare che i momenti trascorsi nella magica città finiscano nell’oblìo, la nostra rubrica ha voluto riportare tramite un sondaggio i momenti più esilaranti che la 3°C ha condiviso.

I ragazzi hanno fatto il loro ingresso nella città il 16 gennaio 2009 con lo stesso entusiasmo di sempre; tutti certi che avrebbero trascorso tre giorni intensi e divertenti insieme a compagni uniti e spensierati.

Di certo per alcune ragazze della classe il momento più emozionante è stato rappresentato dall’incontro gastronomico con una gustosa fiorentina che non si è affatto rivelata una delusione.

Il gruppo dei ragazzi invece ha preferito gustarsi per le vie del centro con aria di superiorità l’inconfondibile e caratteristica “schiacciata” toscana.

Come sempre gli episodi che rimangono nel cuore sono rappresentati dal dopo cena.

Interessanti sono state le due notti passate in hotel…

…Risate e divertimento fino a quando gli occhi e le palpebre non resistevano più alla stanchezza.

Tra i vari giochi notturni, foto e schiamazzi su cui i prof hanno chiuso un occhio, c’è chi ha preferito andare a letto presto per non perdere le dovute sette o otto ore di sonno e cosi godersi meglio il patrimonio artistico che l’indomani la città avrebbe offerto.

La seconda sera prima del coprifuoco, per tre ragazze non è potuta mancare la romantica visita al Ponte Vecchio illuminato, accompagnata dall’onnipresente gossip da raccontarsi.

Hanno potuto inoltre ammirare la bellezza della Firenze notturna.

Sulla via del ritorno, per alleviare l’animo turbato da qualche lacrima versata per amore, le tre si sono concesse un waffle alla nutella senza pensare minimamente alla linea.

Dopo la visita alla città e ai vari monumenti che la caratterizzano, la mattina della partenza è stata impegnata nella visita della famosa “Galleria degli Uffizi”.

I ragazzi, esausti per le intense giornate ma soprattutto per le nottate passate “quasi” in bianco, affermano di essere stati colpiti dai capolavori artistici che il museo offre ma di ricordare abbastanza dettagliatamente solo la prima parte della spiegazione guidata e di aver desiderato come non mai una brandina su cui poter riposare.

La mente annebbiata dal sonno, le spiegazioni seguite seduti sul pavimento della galleria e la voce inconfondibile dell’educatore come sottofondo sono stati gli elementi caratterizzanti di questa visita mattutina.

Per alcuni la tappa più interessante (avvenuta il giorno prima) è stata “i Giardini di Boboli”. Paesaggi immortalati con una macchina fotografica e la canzone “If I were a boy” che risuonava dalle cuffie dell’i-pod rimarranno sempre nel cuore dei sedicenni.

Tra gli occhi del prof che brillavano alla vista di qualcosa che riconducesse la sua mente all’inconfondibile Dante Alighieri, sguardi indiscreti rivolti a persone girate di spalle e tra le inconfondibili risate che mancheranno alla città fiorentina si è scoperta una classe che nonostante le diversità è più unita degli scorsi anni, che ha imparato a conoscersi, ad accettare pregi e difetti di ciascun compagno e a condividere momenti di ogni genere.

I ricordi rimarranno sempre vivi nel cuore dei ragazzi.

Firenze li ha salutati e come sempre le cose belle sono destinate a finire, ma citando la frase: “l’ottimismo è il profumo della gita” gli studenti aspettano di vivere un’altra indimenticabile esperienza.

 

Francesca Cioffi (3C)

6370cookie-checkL’ottimismo è il profumo della gita