Luoghi comuni

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"E' più facile spezzare un atomo che un luogo comune" [cit. A. Einstein]“E’ più facile spezzare un atomo che un luogo comune” [cit. A. Einstein]
Le persone parlano, parlano, parlano. Ti fasciano la testa di pensieri che la maggior parte delle volte hanno “assorbito” da qualcun altro. È come una catena, che diventa sempre più lunga e che poi è difficile da separare, come è difficile spezzare un luogo comune.
È davvero molto semplice avere dei pregiudizi nei confronti degli altri: si parte dall’accusare il tuo compagno di banco, che magari senza volerlo ha messo la tua penna nel suo astuccio, di essere un ladro, ad esempio. Questo è per spiegare che tutti hanno dei pregiudizi nei confronti degli altri, anche senza volerlo.

Prendiamo un argomento più tosto: il razzismo. Sono consapevole che se camminassi su un marciapiede e venisse verso di me uno zingaro, piuttosto che una persona di colore, probabilmente la eviterei; ovviamente non lo ritengo un atteggiamento saggio, ma non credo nemmeno che sarei l’unica a comportarmi così. È anche vero che la televisione e i giornali non aiutano: è troppo facile dare  la colpa a Rumeni e Albanesi per ogni fatto di cronaca nera; ma mi interrompo qui per non uscire troppo dall’argomento principale.
Parlavamo di luoghi comuni: il razzismo, l’etichetta sull’abito, l’omosessualità, eccetera eccetera … accidenti, ce ne sono davvero molti e ogni giorno aumentano sulla bocca della gente. Dice, per esempio, il mio compagno Federico: “E’ molto fastidioso essere vittima di questi luoghi comuni, specialmente nel periodo adolescenziale. Essere etichettato come “sfigato”, poi, può diventare una tragedia. Ed è soprattutto difficile uscirne! Sempre vittima di tutto, tutti che ti insultano, che ti considerano una nullità … non si riesce più ad essere sereni in un ambiente così”.
Il problema sta quindi alla radice: bisognerebbe estirpare tutta la pianta con cura e seminarne una nuova.

Ma è possibile? Oppure è un obiettivo irraggiungibile? Diciamo che sono abbastanza fiduciosa, ma dovrei essere io la prima a evitare giudizi affrettati e a pensare con  più razionalità.  E’ complicato, ma d’altronde ogni impresa è  dura da portare a termine.

Einstein ha ragione: è più facile spezzare un atomo che un luogo comune; questo perché ormai i pregiudizi si respirano nell’aria e la gente li assorbe come lo smog.

Martina Tomasella (1F)

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