Hiroshima, 6 agosto 1945
Il bombardiere B-29 soprannominato “Enola Gay” sorvola la città di Hiroshima alle 7,52 del 6 agosto 1945.
La sua missione è quella di lanciare sulla città giapponese un ordigno nucleare di nuova generazione, che secondo gli scienziati dovrebbe sortire effetti devastanti .
Dopo una serie di manovre per depistare le difese antiaeree , l’ Enola Gay si prepara allo sgancio.
Dall’interno dell’ aereo, il capitano Tibbets ordina di indossare le tute e gli occhiali, che dovrebbero riparare l’equipaggio dalle radiazioni e poi inizia la procedura di sgancio.
Alle 8,14 l’atomica, battezzata dagli uomini dell’equipaggio “Little Boy” viene sganciata e inizia la sua caduta. Il bombardiere si allontana il più in fretta possibile e attende l’esplosione. 45 secondi dopo lo sgancio Little Boy esplode.
In quell’istante muoiono più di 30.000 persone e altre, che guardavano il cielo con stupore, le seguiranno nei minuti seguenti. Dopo lo scoppio, un’onda d’urto della velocità approssimativa di 800 chilometri orari spazza via quel poco che rimane della città .
Perfino l’ Enola Gay, che si trovava a 17 chilometri dall’ esplosione, viene colpito e il pilota faticherà non poco per riuscire a tenerlo in volo .
Nel punto in cui Little Boy esplode si alza verso il cielo una specie di enorme fungo, che prenderà il nome di Fungo Atomico.
Gli strumenti a bordo dell’aereo stanno registrando ogni cosa. Sono le 8,19 e il capitano comunica alla base americana “Tinian” che la missione è compiuta .
Nel frattempo i Giapponesi inviano aiuti per i superstiti , che però non potranno essere consegnati per alcune ore, per via delle radiazioni emanate dalla bomba. Gli effetti che l’ atomica sortirà saranno più devastanti di quelli che gli scienziati avevano immaginato: i morti saranno migliaia e i feriti saranno così gravemente compromessi che pochi sopravvivranno.
Il Giappone, nonostante il terribile choc, non si arrende come gli americani avevano sperato e ciò li induce ad utilizzare l’altra atomica in loro possesso, che sarà lanciata su Nagasaki il 9 agosto.
Gli uomini dell’equipaggio di Enola Gay, resisi conto solo in quel momento di ciò che hanno fatto, saranno perseguitati da questo rimorso per il resto della loro vita.
Matteo Saracco (1C)