Le testate studentesche molto spesso sono fugaci. Forse la loro caratteristica principale è proprio quella di modificarsi negli anni, stravolgersi, rinnovarsi, magari morire, per poi rinascere completamente cambiate. Nascono per seguire il flusso discontinuo delle presenze che si alternano, si fanno specchio del giovane mondo in cui crescono. Proprio per questa sua sensibilità, il giornalismo scolastico rischia spesso di essere scambiato per una caricatura, magari persino mal riuscita, della versione professionale. Alboscuole, l’Associazione Nazionale del Giornalismo Scolastico, premia ogni anno le migliori edizioni web dei giornali scolastici italiani e assegna a singoli studenti-redattori il premio del concorso nazionale “Giornalista per 1 giorno”. Sul palco del PalaMontePaschi di Chianciano Terme tutti gli interventi, a partire dall’introduzione del presidente Ettore Cristiani, sono stati ringraziamenti, fra l’estro delle esibizioni artistiche di alcuni studenti premiati per il concorso “Artista per un giorno”, quest’anno per la prima volta abbinato a quello giornalistico. Delegazioni più o meno numerose da tutta Italia, incontri, fotografie, video-interviste, musica, diretta streaming, ringraziamenti. Un modo per premiare il lavoro delle redazioni vincitrici e riconoscere l’importanza della loro presenza nelle scuole. Non si tratta dell’incontro fra semplici caricature. Oltre la musica assordante del palco e la facciata, forse un po’ esagerata, della premiazione in realtà appare l’immagine sorprendente di 52 istituti, da Bergamo a Palermo, tutti accomunati dalla presenza di una redazione. Esperienze a volte totalmente diverse perché nate da esigenze diverse, ma sicuramente ben lontane da voler essere solo una pallida imitazione del giornalismo reale. Sono progetti che permettono di cogliere lo sguardo che dal suo universo protetto la scuola apre sulla realtà, una finestra che offre una visione diversa. In un periodo di crisi e mancanza per la scuola italiana, che sempre più spesso non si sente ascoltata e si chiude nel suo onere di educare aggrappandosi alla qultura nel tentativo di proteggersi, i giornali scolastici sono il perfetto esempio del tentativo di avvicinare questo universo parallelo al mondo reale.
Nel meeting organizzato da Alboscuole in occasione della consegna dei “Diplomi di Gran Merito” si sono riunite solo alcune delle 1024 redazioni web monitorate dall’associazione in Italia (di cui 460 di istituti secondari superiori), e il grande salone non ha faticato a essere riempito. Fra i 52 giornali premiati quest’anno c’era anche l’Umbertimes, che non può nascondere un po’ di sana e orgogliosa soddisfazione. Ritrovarsi partecipi di un incontro di estensione nazionale porta necessariamente una consapevolezza più ampia di cosa significhi essere un giornale scolastico non solo nel torinese, ma anche nel resto d’Italia, e allo stesso tempo rinnova la spinta a raccontare la propria realtà attraverso quello strumento duttile e affascinate che è la scrittura.
Federica Baradello (4F)