Un’altra importantissima tappa del progetto Comenius “InterLegendaryDialogue” si è svolta con la partecipazione concreta e interattiva delle cinque commissioni rappresentanti gli stati coinvolti nel progetto.
Dal 26 al 29 aprile, infatti, la nostra scuola è stata la sede dell’incontro delle varie delegazioni: Turchia, Germania, Francia, Portogallo e Italia sono state rappresentate dalle loro “leggende” dando modo di seguire e approfondire un pezzo della storia nazionale attraverso il mito. Le leggende scelte hanno in qualche modo rappresentato i nostri paesi, non nel modo classico e trasparente della società odierna, ma arricchendo la storia del nostro popolo con un’immagine della tradizione e in un certo senso anche della psicologia delle nostre radici.
Per tre giorni i partecipanti al progetto sono stati gli ambasciatori del loro stato, mostrandolo attraverso questo mondo antico che è la leggenda, un misto tra realtà e fantasia. Oltre all’ospitalità della IID del Liceo, classe partecipante al progetto come anche la VB delle Elementari, anche alcuni studenti della IVD e VD hanno contribuito all’ospitalità. Inoltre il benvenuto a Palazzo Civico ha dimostrato maggiormente l’estensione di questo progetto ad un livello di comunicazione internazionale. Vari tipi di attività hanno occupato queste giornate: dalla visita dei musei, allo spettacolo teatrale sul mito di Fetonte realizzato dalla IID (con la partecipazione di alcuni allievi della VB elementare), concludendo questo meeting con lo scambio finale di materiale e la presentazione del lavoro di ogni delegazione attraverso degli stand. Insomma, un lavoro ben riuscito, che comunica l’impegno di noi ragazzi riguardo all’integrazione europea. Gli stand, con il fine di comunicare al meglio anche attraverso vari tipi di strumenti ( dai cartelloni, ai video, ai giochi e addirittura ai biscotti fatti in casa da alcune studentesse), hanno formato una vera e propria tavolata di idee e materiale, per non parlare di quanto è servito per la comunicazione e l’inserimento degli studenti stranieri. Due anni di duro lavoro non sono serviti soltanto a studiare il nostro mito e a creare la rappresentazione teatrale, ma ci hanno aiutato ad addentrarci profondamente nelle nostre origini e ci hanno insegnato la cooperazione con altre diverse culture. Questo scambio di idee e tradizioni è dunque una forma di comunicare, sì le nostre differenze, ma anche ciò che ci accomuna, imparando così a conoscere noi stessi e anche gli altri.
Sara Hessam Bakhtiari e Karol Poles (2D)
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