Midi au consulat

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“Ragazzi… vestiti bene o assolutamente informali?” Da subito sorge la questione.

Abbiamo tutti optato per “assolutamente informali”. Il consolato italiano a Nizza è un piccolo palazzo in pietra, abbastanza modesto, situato in 72 Bd. Gambetta. Si entra in un piccolo spazio au rez-de-chaussée, dopodiché si accede attraverso uno scalone alla grande sala dove, per la festa della Repubblica Italiana, era stato preparato un piccolo rinfresco.

Dopo averci fatti stazionare nell’anticamera al pianterreno per una mezz’oretta, gli organizzatori ci hanno fatti sedere in una sala nell’ala est del palazzo, dove il Rettore, coordinatore del dipartimento che si occupa dell’apprendimento dell’italiano in Provence e Alpes Maritimes, ci ha parlato del suo lavoro e dell’importante ruolo che l’insegnamento di questa lingua svolge in queste regioni.

Alcuni importanti punti toccati da questo incontro sono stati, ad esempio, la salvaguardia dell’italiano nelle zone vicine al nostro paese, i progetti di tutela, sia da parte dell’Italia che della Francia.

Alla fine del breve ma incisivo discorso del Rettore, ci siamo spostati nella sala Grande, dove però ci aspettava un’amara sorpresa: il chilometrico tavolo del rinfresco favoleggiato da noi studenti si limitava ad un piccolo angolo della sala dove due camerieri distribuivano bevande, e le tonnellate di tramezzini e assaggini che ci eravamo aspettati erano stati sostituiti nella dura realtà da  patatine e olive.

Un po’ delusi da questo magro pasto, siamo ritornati nella sala precedente, dove abbiamo conosciuto alcune importanti personalità, come una poetessa italofrancese, Maria Salamone, già premiata dal nostro presidente per le sue opere, la quale ci ha lasciati con una bellissima poesia e la promessa di venire a trovarci a Torino.

Insomma, non è stata affatto una brutta esperienza, almeno dal punto di vista socio- culturale, ma certamente ricorderemo sempre il povero rinfresco a cui abbiamo partecipato (esempio lampante della poca disponibilità economica del nostro paese).

 

Riccardo Tione (3B)

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