Modena, secondi sul podio

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Modena 3 marzo 2012

Modena 3 marzo 2012

Quando la redazione dell’Umbertimes è stata chiamata a ritirare un premio per il concorso “Prima Pagina”, indetto dal Comune di Modena in collaborazione con l’associazione culturale Progettarte e la redazione interscolastica Voci dal Branco, l’unica cosa che sapevamo era una manciata di dati: 63 scuole partecipanti, 30 riconoscimenti di merito, solo tre effettivi vincitori sul podio e una giornata intera da passare prima della serata dei premi. Dove? A Modena, fra foto commemorative di Pavarotti e cavallini impennati. Giusto una giornata, quindi, per scoprire i misteri di una città che, più che una città, sembra un paese troppo cresciuto, una realtà che non ha dimenticato il proprio passato e si è preoccupata di conservarlo nella parlata, nelle vie, nel cibo, nei modi di dire. Una città dove qualunque monumento parla : dalla facciata del duomo, con le sue storie antiche, al tvajol ed Furmajin, alla pietra aringadora in piazza Grande.
Racconti curiosi nascosti in ogni pietra del centro, che hanno preso vita grazie alle parole di uno dei cittadini modenesi per eccellenza, Pino Ligabue, guida paziente in un tour di una mattinata alla scoperta della città della secchia. Della secchia, della rivalità con Bologna, dei duchi, dello gnocco fritto, dei canali (una volta) e dell’accoglienza ebraica. È stato più facile farsi guidare da un cantastorie che da una guida incatenata a date e paroloni architettonici, così fra la vicenda della potta e la finta facciata della sinagoga (di che si tratterà mai? Reticenze volute, chissà che a qualcuno non venga voglia di andare a caccia della storia completa) la mattinata si è conclusa. Ma rimaneva un pomeriggio da riempire e Buk, Festival della piccola e media editoria, meritava una tappa: lì le case editrici minori trovano finalmente uno spazio per respirare e farsi notare, nell’era dove le grandi catene non sono più solo di supermercati, ma anche di libri. Dalla filosofia alla narrativa per bambini, il commerciale è messo da parte per lasciare spazio alla qualità e soprattutto alla novità, per fornire una rampa di lancio a chi merita di uscire dalla nicchia. Fra uno stand e l’altro è stato facile perdersi, ma l’ora dell’intervista (in quanto partecipanti al concorso) ci ha allontanato dai banchi. Una certa idea di come sarebbe andata a finire è nata quando la professoressa Capolino, con la sua voce matronale, ha cominciato a dare precise istruzioni su quanto lunga e quanto articolata dovesse essere la nostra intervista … rispetto alle altre? Non si sapeva, ma tutto questo interesse nei confronti dell’Umbertimes ha fatto sì che accantonassimo subito le aspettative più modeste per la premiazione. Arrivato finalmente il momento fatidico alle 21, le redazioni si sono riunite nella chiesa di San Carlo, allestita come auditorium. Dopo la breve presentazione di alcuni autori partecipanti al festival (fra i quali Laura Efrikian) e vincitori del concorso “Due Vittorie”, la conduttrice della serata, la giornalista Raffaella Cesaroni, ha cominciato a chiamare sul palco i rappresentanti dei giornali vincitori delle targhe di merito. Scuola dopo scuola, l’Umbertimes rimaneva seduto. Finché le targhe non sono state esaurite e non si è passati alla proclamazione dei primi tre classificati: terzo posto, IISS G. Ugdulena – liceo classico di Termini Imerese con la testata ” 3,2,1… Fiat Tg Magazine29″. Era fatta: che fosse stato d’argento o d’oro , il premio che avremmo portato a casa sarebbe stato comunque una grandissima soddisfazione. Fiato sospeso, rullo di tamburi (mentale) ed eccoci qua, secondi sul podio, superati solo da “Arrow”, il giornale bergamasco del centro scolastico La Traccia di Calcinate. Il quale, per altro, partecipando esclusivamente con l’edizione cartacea, ci ha dato un’ulteriore conferma del valore dell’edizione online dell’Umbertimes . Ecco la motivazione della giuria, presieduta dalla giornalista di Repubblica Silvana Mazzocchi e composta da giornalisti, esperti e personalità del mondo accademico:
“Il sito è strutturato in modo eccellente: la grafica è curata ed efficace, le numerose sezioni documentano la varietà degli interessi che spaziano da problematiche relative al contesto scolastico, a quelle culturali e sociali, di costume, ecc. Agevole la navigabilità del sito”.
Ci saremmo dovuti fermare a guardare lo spettacolo teatrale in programma subito dopo, ma l’entusiasmo esigeva festeggiamenti immediati e uscendo nella notte modenese il pensiero è andato a quattro anni di impegno e passione, che in così poco tempo ci hanno dato davvero tante soddisfazioni. Complimenti Umbertimes!
Eugenia Beccalli (VF)
Per leggere l’articolo di Voci dal Branco sul premio vinto clicca qui
Foto di gruppo di tutte le delegazioni partecipanti

Foto di gruppo di tutte le delegazioni partecipanti

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