Mors in Neapolim venit

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Inclito mio maestro e svelatore

della cruda realtà ch’è vita umana

e uomo caro al cielo, poiché giovine

peristi in città nuova, e la tua voce

che aprì questi miei ciechi e stanchi occhi

è forse ancora un avito mistero,

ché uomo tu ancor fosti, se sapessi

ch’oggi non più l’uomo a sua Madre pensa

né alla sua condizione, cieco, sordo

arranca pel mondo, granel di rena

che, forse, da lassù, miri, ridendo

di nostra miseria e di nostro tedio,

cosa diresti? Io ti risponderei

che Madre e Matrigna nostra ormai vinse,

poiché le sue illusioni tutti accecano.

Giovanni Trovato (1D)

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