La penultima serata al Palazzo delle Feste, dedicata alla musica e alla danza, inizia con l’esibizione di tre giovanissimi musicisti dell’Educandato “Maria Adelaide” di Palermo, che eseguono una grande varietà di brani al pianoforte, violino e violoncello, dalle musiche barocche del Sei-Settecento alle canzoni più moderne, facendo vibrare, con le loro note, l’aria nella piccola sala.
A salire successivamente sul palco è un ragazzo del Convitto “Salvator Rosa” di Potenza, che suona un difficilissimo pezzo di musica classica, dilettandosi poi a improvvisare.
Lo spettacolo continua nella sala al piano superiore, dove si esibiscono per prime le allieve del Convitto “Vittorio Emanuele II” di Roma. Le strabilianti coreografie hip-hop di una ballerina accompagnano i brani cantati da una compagna; un’altra convittrice danza sulle musiche tratte dal film “il gladiatore”.
Eccezionali anche i percussionisti del Convitto per Sordi di Roma, i quali suonano basandosi sulle vibrazioni che avvertono tramite il movimento degli strumenti. Alcune rappresentanti degli altri Convitti ballano e cantano sulle loro musiche. Alla fine dell’esibizione interpretano in maniera davvero commovente l’inno “Fratelli d’Italia”, suscitando nel pubblico grandi emozioni e facendo scattare un applauso silenzioso ma sentito e bellissimo a vedersi: tante mani alzate per lodare la bravura di chi non ne avrebbe potuto sentire il suono se fossero state battute.
La serata intanto prosegue e a salire sul palco a suonare il nostro inno nazionale sono gli alunni del Convitto “Filangieri” di Vibo Valentia. Con una vera e propria orchestra composta da chitarre, strumenti a fiato e tastiere, i convittori calabresi propongono quei brani che hanno fatto la storia della musica lirica italiana. Questa volta l’applauso scatta sonoro e segna la fine della serata.
Beatrice Costa