Mi chiamo Flegreo, ho quindici anni appena compiuti e vivo con i miei genitori in una casetta in un piccolo villaggio vicino ad Atene. Mia madre fila i tessuti e mio padre è un pescatore. Quando mio padre ritorna a casa, dopo aver portato le greggi a pascolare, mi racconta sempre una storia. Sa raccontare le storie come nessun altro, riesce quasi a farti vivere i suoi racconti nella mente.
Una storia che racconta spessissimo è quella che parla della Creazione dell’Universo. Quando lo ascolto mentre la racconta mi sembra quasi di essere un personaggio che la vive in prima persona.
La storia incomincia col vuoto cosmico.
Da questo enorme abisso emerge Eurinome, la ballerina, che ha una grandissima voglia di danzare. Però si rende immediatamente conto di non avere alcuna superficie sulla quale poggiare i piedi. Così, per rimediare a questa situazione, inizia a volteggiare su sé stessa sempre più velocemente, fino a riuscire a creare un vortice attorno al proprio corpo. Più volteggia e più grande diventa il vortice fino al momento in cui, grazie alla potenza e alla grandezza della massa d’aria, riesce a separare cielo e oceano. Quando smette di compiere i suoi volteggi il vortice inizia ad allontanarsi da Eurinome e incomincia a crescere di dimensione fino a diventare incontrollabile. Per questo motivo la ballerina lo afferra e inizia a scuoterlo molte volte finché non si trasforma in un serpente che chiama Ofione.
I due si uniscono e danno origine all’Uovo Universale. L’enorme serpente si arrotola attorno all’Uovo per sette volte finché non riesce a romperne il guscio. Dall’Uovo escono le meraviglie del creato: il Sole, la Luna, le Stelle, la Terra e gli Animali. Ofione ed Eurinome, soddisfatti della loro creazione, si stanziano sul Monte Olimpo.
Quando arriva il momento per Eurinome di sedersi sul trono questa viene bloccata da Ofione che pretende di diventare lui il sovrano dell’Universo. Allora lei, furibonda, lo colpisce facendogli cadere tutti denti, che, a contatto col suolo, diventano degli esseri umani, il primo dei quali è chiamato Pelasgo.
Eurinome dona un potere a Pelasgo: la capacità di riuscire a far vivere, nelle persone a cui racconta la storia della Creazione, tutto ciò che dice loro, in modo da aiutarli nel tramandare questo racconto.
Io, meglio di chiunque altro, posso riuscire a capire in cosa consista questo dono: infatti ho vissuto tante volte questa storia perché mio padre è Pelasgo e io ho ereditato il suo dono.
Lucrezia Dalò (1F)