Il vento crudele non gli dà tregua
Lui attende e attende impassibile
Ciò che non arriverà
L’assillante speranza del tesoro più prezioso
Non gli consente di abbandonare la riva
Di spegnere il fuoco che tiene vivo il sogno
Lui è immobile con l’animo in tumulto
Da un’eternità
E ogni istante la realtà gli è sempre più lontana
Incatenato al suo arido fazzoletto di terreno
Con il mondo a due passi
Ma due passi sempre più invalicabili
“Svegliati uomo, cogli l’attimo
Non è mai troppo tardi per cominciare a vivere!”
Lui non sente gli altri, non più ormai
Sente solo il suo cuore sognatore e gaio
Ma anche le eternità finiscono
E fu un gemito strozzato
E fu un suo ultimo stanco e felice sussurro:
“Nessuna vela in lontananza”
Marco Tavassoli (4A)