Niente di vero, tranne il libro

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Lo scorso novembre è uscito al cinema il film “Twilight”, tratto dall’omonimo libro. Nonostante sia il film preferito di migliaia di ragazze di tutte le età, alcune delle quali hanno addirittura attraversato l’Italia per assistere alle riprese del sequel (New Moon) a Volterra, sorge un legittimo dubbio: come può apprezzare chi ha letto il libro anche solo di sfuggita una così scarsa interpretazione? Eppure per molti negozianti esporre magliette, felpe o accessori con foto o frasi del film è diventata un’importante fonte di reddito. E non è finita: tre anni fa è uscito “Eragon”, ispirato al libro di Cristopher Paolini. Ispirato, non tratto dal romanzo: se la prima mezz’ora era ancora accettabile infatti, al finale ci si chiedeva se si fossero sbagliati nel montaggio e avessero unito due film diversi. Questi sono solo due esempi di ciò che accade con la maggior parte di film tratti da libri. E purtroppo sono tanti, troppi, i romanzi le cui storie vengono sminuite e tagliate a piacimento, eliminando parti importanti e lasciandone di superflue. Ma la cosa non è sentita dalla maggior parte delle persone, che si accontenta di aver visto il film e ritiene inutile leggere la storia originale. Danno così il giudizio di “carino, ma un po’ noioso” a trame originariamente intrecciate e complesse. E quelli che hanno letto il testo prima di aver comprato il dvd, a cui è piaciuta una storia tanto da rimanere delusi nel vederla al cinema? Non hanno che una soluzione: guardare quei pochi film che si sono salvati da una fine ingloriosa e sono rimasti fedeli alle loro radici. Ne sono esempi i film di “Orgoglio e Pregiudizio” o quello appena uscito al cinema “Un amore all’improvviso” (tratto dal romanzo “la moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo”). Ovviamente non sono la riproduzione perfetta del libro (impresa impossibile se non si vogliono superare le quattro ore) ma riprendono il racconto originale, con poche modifiche. Quindi consolatevi pensando che, anche se le emozioni e i sentimenti che scaturiscono da un libro sono inimitabili, forse non è tutto perduto.

 

Anna Aglietta (3C)

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