Il Convitto Nazionale Umberto I ha festeggiato la quarta edizione della notte dei licei classici il 12 gennaio 2018.
La serata si è aperta con il video ufficiale dell’evento riguardante l’iniziativa comune a tutti i licei classici. Subito dopo, la presentazione “Hp. Un mondo senza fondamenta: immaginate un mondo senza liceo classico!” di Giulia Castellana e Fabrizio Curto. Il Rettore Giulia Gugliemini ha poi accolto calorosamente Piero Bianucci, l’ospite della serata, uno dei più importanti divulgatori scientifici, scrittore e giornalista, che ha contribuito con una bellissima riflessione sul tema “Scienza e Umanesimo: una cosa sola”. Il titolo del suo intervento, “Ma i fisici e i chimici sanno scrivere senza formule?”, ha coinvolto sin da subito il pubblico presente, soprattutto per la narrazione accattivante centrata sulle figure di Primo Levi e Tullio Regge. La redazione dell’Umbertimes, alla fine del suo intervento, ha intervistato Bianucci, allargando la riflessione su alcuni aspetti chiave dello stato di salute del liceo classico, sulla forse obsoleta distinzione tra liceo classico e scientifico, e altre curiosità più legate alla professione dell’ospite d’onore, come ad esempio il ruolo e gli strumenti del divulgatore scientifico (l’intervista integrale si può leggere qui, ndr).
La prima parte della serata si è chiusa con il buffet offerto dalla scuola, un momento conviviale decisamente gustoso!
Poi, a partire dalle 21, protagonisti assoluti sono diventati gli studenti.
La IV B ha presentato un’anteprima di “Peregrinatio in radicibus meis”, spettacolo ideato e scritto dagli studenti della classe, e messo in scena con la supervisione delle prof.sse Deidda e Gavinelli. La recitazione dei ragazzi, che ha alternato l’italiano al latino vivo, è stata a dir poco sorprendente e non vediamo l’ora di assistere a fine anno all’intero spettacolo che verrà presentato nel mese di maggio.
Anche la II B ha messo in scena uno spettacolo teatrale originale: “Pigmalione e Galatea”. Ideato, scritto e rappresentato dagli studenti della classe, sotto la supervisione della prof. Deidda e dell’educatrice Triggiani, ha fatto fare un viaggio nel mito molto accattivante al pubblico in sala. Un successo che li vedrà di nuovo sul palco a settembre, quando accoglieranno con il loro lavoro i nuovi arrivati del prossimo anno scolastico.
Entrambe le classi non solo sono state capaci di coinvolgere e accendere l’entusiasmo del pubblico, ma hanno messo bene in evidenza un impegno e una dedizione davvero notevoli, frutto di interi pomeriggi passati a provare e riprovare.
Elena Catalanotto, Beatrice Cagliero e Novella Gebbia sono state poi le protagoniste di una divertente pausa di riflessione – sempre recitata – dal titolo “Latin lover: 10 consigli d’autore per trovare l’amore nell’antica Roma”, come ravvivare il rapporto di coppia seguendo i suggerimenti … di Ovidio.
Il tutto intervallato sempre da momenti di musica dal vivo che ci hanno deliziato grazie alle qualità artistiche di Lara Restuccia, Niccolò Geuna, Lorenzo Longo, Elisa Bellino e Serena Alby.
Il gran finale è stato dedicato alla Luna: i versi eterni di Baudelaire, Shelley, Eichendorff e Omero, rigorosamente letti in lingua originale da Gabriele Pedilarco, Michele Mazzara, Giulia Giardino, Laura Pozzi e Francesca Giaretto.
Un grazie particolare va a tutti gli studenti che si sono messi in gioco, a chi ha presentato la serata, Chiara Amberti, e soprattutto a chi ha contribuito all’organizzazione dell’evento: le prof.sse Gavinelli, Venturini, Deidda; gli educatori Faccilongo, Piras, Triggiani; i prof. De Siena, Pizzala;il personale ATA (tecnici, mensa e portineria) e il cuoco Postiglione.
Per dovere di cronaca, qualcosa poteva funzionare meglio (per esempio i microfoni in sala) e qualche piccola imprecisione artistica c’è stata. Questo, però, non ha minimamente compromesso il successo dell’evento e l’entusiasmo del pubblico: le cinque ore passate in Aula Magna sono volate e chi ha deciso di passare una serata diversa è uscito soddisfatto e consapevole del fatto che il liceo classico europeo sia una scelta che coinvolge e tira fuori il meglio di tutti noi.
Elisa Bellino e Elena Parodi