Non tutti coloro che salvano le persone dai super-cattivi lo fanno per il loro buon cuore. Non tutti sono Spiderman o Captain America. A qualcuno non interessa il rispetto della legge e tenere la coscienza pulita. Ci sono eroi che non hanno paura di sporcarsi le mani per arrivare al risultato desiderato. Non tutti sono come Superman, fedeli, leali, icone del bene che risparmiano la vita dei peggiori nemici. Qualcuno preferisce essere spietato, irriverente, un abile killer che non si fa alcuno scrupolo ad uccidere. Qualcuno preferisce essere come Deadpool.
Il nuovo supereroe della Marvel, che sta sbancando ai botteghini, è decisamente fuori dagli schemi, dalla salute di ferro (in senso letterale) in quanto neanche una mano amputata è per lui un problema. Infatti il suo potere principale è la rigenerazione dei tessuti, così accentuata che è in grado di far ricrescere persino arti mancanti. Ha inoltre uno spiccato senso dell’umorismo e una continua parlantina, tanto da essere soprannominato “il mercenario chiacchierone” . E dare ascolto alla propria morale sembra non interessarlo. Quando si trova di fronte ai nemici che hanno intenzione di sparargli, e che, ovviamente, non sono a conoscenza delle sue straordinarie capacità rigenerative, si presenta infatti così: “Forse vi domandate perché ho il costume rosso, così i cattivi non possono vedermi sanguinare. Ecco, lui ha capito tutto: si è messo i pantaloni marroni!”.
Parole seguite ovviamente dallo sterminio dei nemici.
Deadpool è considerato il principale anti-eroe Marvel, insieme a Wolverine e Hulk, tuttavia è di certo il più spietato e cruento dei tre.
L’anti-eroe, com’è inteso nel mondo dei fumetti, è un personaggio che assume il ruolo di protagonista pur non essendo il tipico supereroe, che dimostra coraggio ma che decide di non intervenire se non coinvolto in prima persona, che agisce per scopi personali e non per bontà d’animo, senza scrupoli morali di fronte alla legge.
Come Deadpool dichiara: “Non ho chiesto io di essere super, e di certo non sono un eroe!”
A lui piace rompere, e non solo le regole. Sia nel fumetto che nella sua versione cinematografica infatti infrange costantemente la ‘quarta parete’, il muro immaginario che separa i personaggi dagli spettatori, rivolgendo loro direttamente la parola.
Può sorprendere che un personaggio così al di fuori degli schemi attiri tanto l’attenzione e l’approvazione del pubblico, nonostante il suo linguaggio scurrile e l’atteggiamento per nulla convenzionale. È un eroe senza rimpianti, senza sensi di colpa che forse rispecchia quello che un po’ tutti vorrebbero essere.
Sputando parolacce come un fiume in piena, disposto a proteggere i suoi soli interessi, rispecchia molto di più l’animo umano che non un eroe come Capitan America.
Per fortuna non tutti sono come Deadpool.
Forse qualcuno come Superman è rimasto
Isabella Scotti (1L)