Non voglio partire

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“Non voglio partire!”. è iniziata con questa frase la settima giornata, la partenza da Doğubayasid.
Dopo la colazione in famiglia ci siamo ritrovati alle 9:00 nel cortile della scuola un ultimo saluto.
Ringraziamenti, abbracci, saluti e lacrime riempirono l’aria di affetto e tristezza,che ci circondarono fino all’aeroporto di Kars a circa tre ore di distanza dal piccolo paese in cui vivevamo.
Dopo essere saliti sull’unico aereo del nostro aeroporto, la tristezza ha cominciato ad affievolirsi. Durante il volo ci siamo raccontati alcune delle nostre principali esperienze in famiglia e guardando le foto, alternandole a brevi dormite e partite a carte. Giunti a Istanbul, dopo aver portato le valige in ostello,abbiamo visitato una delle piazze della città, che in antichità era principale ippodromo del luogo e centro della vita pubblica bizantina, il quale si ergeva sulla pianura di fronte alla Moschea Blu, nel quartiere attuale di Sultan Ahmet. I tre dei monumenti che la decoravano, esistono ancora oggi e sono l’Obelisco di Teodosio, la Colonna Serpentina e la Colonna di Costantino. Dopo aver attraversato il quartiere ottomano caratterizzato da piccoli edifici di retaggio antico, ci siamo soffermati nel mercato del pesce, luogo suggestivo e variopinto. Alla sera siamo andati cena fuori, dove, nonostante le due ore e mezza impiegate ad aspettare il dolce e i vari svezzi con il proprietario per pagare il conto, abbiamo passato una bella serata. Infine, camminando per le bellissime vie della città, siamo ritornati in ostello dove abbiamo atteso l’arrivo del nuovo giorno, il giorno della partenza.

 

Mattia Bonelli (3D)

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