Omeopatia. La magia travestita da scienza. Eppure usata da ben 100 milioni di persone solo in Europa. Si tratta di una disciplina più esoterica che medica, teorizzata e codificata 250 anni fa da Samuel Hanemann che, ispirato dalla legge ippocratica di similitudine, elaborò il “similia similibus curatur”. Questa dottrina si proponeva di curare le malattie col principio omeopatico, cioè quella sostanza che, somministrata in un individuo sano, provocava gli stessi sintomi presenti in una persona malata. Soffrite d’insonnia? Quale miglior rimedio della caffeina! Una goccia di caffè in 99 gocce d’acqua. E poi quest’acqua in altre 100 gocce d’acqua. E così via per 12 volte. Gli omeopati narrano che le molecole del caffè “comunichino” con quelle dell’acqua e che quest’ultima ne conservi una memoria detta “memoria dell’acqua”.
Avete mai visto fare una magia senza bacchetta? Se la risposta è no, significa che non avete mai avuto la fortuna di imbattervi in un omeopata. Grazie ai loro mirabili poteri è sufficiente scuotere il bicchiere 100 volte. A questo punto l’acqua viene spruzzata su dei granuli di zucchero. Dunque i granelli vengono fatti asciugare, poi divisi e confezionati, e magicabula bibidi bobidu bù… ecco il vostro farmaco a misura di credulone!
Non solo il granello di zucchero dovrebbe conservare la “memoria” di una sostanza con cui non è neanche mai entrato in contatto, ma questa dovrebbe anche esercitare l’effetto contrario a quello solito.
La scienza, quella vera, dimostra tra l’altro che dopo la decima diluizione il principio attivo della sostanza scompare del tutto.
Che aiuto possono dare a guarire dei granelli di zucchero? Non più di quello che la piuma ha dato Dumbo per volare. L’unico effetto dell’omeopatia è di fatto l’effetto placebo. Granelli di zucchero comprati a peso d’oro.
L’identikit del credulone? Uomini e donne di mezza età con un livello socio-economico e culturale elevato.
Persone istruite, con una cultura, disposte a spendere ingenti somme di denaro per curarsi con granelli di zucchero. E la cosa più scandalosa è che ci sono medici che consigliano questa ridicola pratica.
Avete ancora dei dubbi? Forse non ne hanno più i genitori del bambino di 7 anni, morto all’ospedale d’Ancona, per un’otite curata con “farmaci” omeopatici.
Alice Zanola