Paradiso? No, Brazilian vibes!

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immagine di aperturaIl Brasile viene spesso sottovalutato come meta turistica in quanto si pensa subito alle favelas o a eventuali altri pericoli che il viaggio potrebbe riservare, ma, se usciamo dal tranello dei luoghi comuni, i motivi per visitarlo fanno dimenticare in fretta qualsiasi dubbio iniziale.

Non è solo ricco di centri storici o urbani protetti dall’UNESCO, ma anche il Paese con meraviglie naturali da lasciare a bocca aperta, anch’esse patrimonio dell’umanità.

Prima tra tutte, il parco nazionale di Iguazu, per esempio, comprende oltre 275 cascate che si susseguono lungo il confine con l’Argentina e che formano il complesso di cascate più grande al mondo, una vera e propria icona brasiliana. Nulla può davvero preparare alla visione dal vivo di questo spettacolo. Quando si osserva il panorama da una passerella in sicurezza, ci si ritrova completamente circondati da cortine d’acqua che si tuffano da montagne verdi in un baratro sfocato. Stormi di rondini foschi sfrecciano dentro e fuori le cascate, mentre i tucani sfoggiano i loro grandi becchi sulle alture circostanti. E proprio quando il caldo tropicale minaccia di bruciare la pelle umida di sudore, arriva il sollievo di una nuvola di goccioline d’acqua che investono la passerella. Tutto intorno, il fragore dell’acqua scrosciante fa venire i brividi. Tre volte più ampie delle Cascate del Niagara e immerse in una giungla che pullula di giaguari, scimmie e caimani, le Cascate dell’Iguazú sono talmente maestose che lasciano senza fiato. 

Se invece ci si vuole trasferire su una rilassante spiaggia paradisiaca immersa in un paesaggio incantato ed immergersi nella musica brasiliana, non ci si può perdere Baía do Sancho: un piccolo paradiso terrestre, una meta adorata da tutti i brasiliani ma in particolare dai turisti. In questa baia si possono percepire le vere Brazilian vibes: surf piantati nella sabbia, venditori di frutta esotica, coloratissimi ombrelloni, piccoli chioschi ambulanti, campi da beach volleyball e l’immancabile musica di sottofondo. Tutti elementi che rendono il paesaggio ancora più emozionante e indimenticabile.

Cascate e spiagge, tuttavia, non devono far dimenticare il polmone verde del nostro pianeta, che da solo varrebbe un viaggio dall’altra parte del mondo: la foresta amazzonica, una vera e propria perla, unica nel suo genere. Milioni di chilometri quadrati che ricoprono parte del territorio brasiliano e di altri stati sudamericani, che regolano il clima dell’intero pianeta e comprendono il 20% delle acque dolci di tutto il mondo. Le piante presenti in questa foresta pluviale sono incredibili: circa 390 miliardi di alberi e 16.000 specie diverse, numeri che rendono la foresta amazzonica il più grande contenitore di biodiversità del mondo. Un luogo magico in cui il numero di alberi adulti supera di più di sessanta volte quello degli esseri umani presenti sulla Terra. L’Amazzonia non solo è uno degli ultimi rifugi per il giaguaro e l’unico habitat in cui può sopravvivere il delfino di fiume del Rio delle Amazzoni, ma ospita anche il 10% di tutte le specie animali conosciute, compresi bradipi, saimiri, rane dal dardo velenoso e piranha. 

Il Brasile è una delle economie emergenti più importanti, nonostante contraddizioni e instabilità che generano talvolta luoghi comuni duri a morire; non per questo però bisogna dimenticarsi di quanto possa offrire proprio a chi, fatta la valigia, parte alla ricerca della meraviglia.

Alessandra Boccardi Fracassi

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